Ormai è quasi un anno e mezzo il tempo che Patrick Zaki, lo studente del master Gemma dell’Università di Bologna, ha trascorso in carcere. E senza libertà, purtroppo, trascorrerà anche questo 16 giugno, giorno del suo trentesimo compleanno.
Dal suo arresto pretestuoso, nel febbraio 2020, le autorità egiziane hanno continuano a prorogare la sua detenzione e gli sforzi per la sua liberazione compiuti dal governo italiano sono ben poca cosa poiché i vertici dello Stato italiano non sembrano voler compromettere i proficui rapporti economici con il regime del golpista Al Sisi.
Diversi, invece, sono l’affetto e il sostegno dimostrati dalla società civile, a partire dalla comunità accademica che non ha mai smesso di mobilitarsi e di organizzare iniziative che chiedono la liberazione del giovane. Tra queste si annoverano una mostra, che inaugura proprio oggi, è un libro corale, che uscirà il 30 giugno.

“Patrick patrimonio dell’umanità”, una mostra per chiedere di farlo uscire dal carcere

Alle 16.00 di questo pomeriggio, a Porta Saragozza, sarà svelato il manifesto col volto di Patrick Zaki e di altri 50 prigionieri politici, realizzati dall’artista Gianluca Costantini, che campeggeranno lungo il portico di via Saragozza. Si tratta della mostra “Patrick patrimonio dell’umanità”, che inaugura oggi e resterà allestita fino al prossimo 30 giugno.
L’esposizione è organizzata dal movimento delle Sardine, Amnesty, Comune, Ateneo e Arcidiocesi di Bologna, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e “Station to Station”.

Proprio quest’ultima realtà aveva promosso anche la petizione per chiedere di conferire la cittadinanza onoraria al giovane studente. Sono quasi 270mila le firme raccolte fino a questo momento, avvallate da un voto in Senato che va nella stessa direzione.
Diverso, invece, sembra l’atteggiamento del governo, in particolare del premier Mario Draghi, che lo scorso aprile ha rilasciato una dichiarazione che suonava come un disimpegno nei confronti dell’iniziativa.

“A carte scoperte”, un libro solidale per sostenere la battaglia di Amnesty International

Il prossimo 30 giugno uscirà “A carte scoperte”, un libro realizzato da studentesse e studenti del master in Editoria cartacea e digitale dell’Alma Mater. Il libro raccoglie le interviste a 22 autrici e autori di punta della letteratura contemporanea, grazie alle quali si potrà scoprire il modo in cui lavorano scrittrici e scrittori, le loro abitudini di scrittura, metodi e tempi di lavoro, spazi e strumenti utilizzati, ma anche il lavoro di editing e revisione sui testi. Il ricavato servirà per sostenere la campagna di Amnesty International, che dal febbraio 2020 chiede incessantemente la liberazione di Patrick Zaki.

«Questo libro non rappresenta solo un laboratorio per noi studenti, quindi una cosa inerente a un master formativo – afferma ai nostri microfoni Sara Pavan, una delle studentesse del master – È qualcosa di più, è qualcosa che ci fa sentire utili in una situazione come quella che sta vivendo Patrick, una situazione in cui sono violati i diritti umani di una persona come noi, uno studente di un master come siamo noi».
Anche gli autori intervistati nel libro hanno accettato di buon grado vista la causa. Tra le pagine si troveranno le interviste ad Andrea Bajani, Marco Balzano, Paola Capriolo, Giuseppe Culicchia, Paolo Di Stefano, Paolo Di Paolo, Marcello Fois, Antonio Franchini, Helena Janeczek, Maurizio Maggiani, Gaia Manzini, Dacia Maraini, Beatrice Masini, Melania Mazzucco, Marta Morazzoni, Laura Pariani, Valeria Parrella, Alessandra Sarchi, Antonio Scurati, Walter Siti, Andrea Tarabbia, Simona Vinci.

Il libro sarà disponibile in formato digitale sul sito di Bononia Univercity Press.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SARA PAVAN: