Paolo Fresu

Musica mélangé la definisce Fresu ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi, carico di una straordinaria energia dinamica e colmo di buone invenzioni. 

A Paolo Fresu e  il suo Devil Quartet l’onere e l’onore di inaugurare la lunghissima serie di concerti del BjF.

D’altra parte la rassegna non rischia partendo con questo trombettista sardo di nascita ma di bolognese adozione, perchè quando si parla di un musicista come Paolo Fresu le presentazioni sono pleonastiche. Fresu infatti, protagonista di tanti eventi e concerti in Italia e nel mondo, si è meritoriamente guadagnato una larga popolarità anche ben oltre i soliti ambiti jazzistici.

La sua spiccata versatilità in progetti e collaborazioni lo hanno portato in territori assolutamente differenti tra di loro, tra le sonorità del grande Davis di cui Fresu è certamente figlio, alle rielaborazioni di canzoni  del mondo pop, da sperimentazioni per tromba modificata al computer a riproposizioni di canti popolari come quelli della prima guerra mondiale. Un personaggio chiave nella scena italiana anche per la sua attività di back stage, in particolare proprio nellla direzione artistica di importanti festival come Berchidda o manifestazioni, solamente per citarne una delle  più rilevanti, nella Maratona del Jazz Italiano per l’Aquila del 2015.

Paolo Fresu, tromba, flicorno, effetti; Bebo Ferra, chitarra;
Paolino Dalla Porta, contrabbasso; Stefano Bagnoli, batteria

Per saperne di piùa scolta nell’audio sottostante l’intervista a Paolo Fresu

                                  Vola al cinema col Jazz !

IL BJF ha sempre dedicato grande attenzione al cinema, cme dimostra l’arrivo nelle edizioni passate di Terence Blanchard, trmbettista e autore delle soundtracks di tanti film di Spike Lee. D’altra parte fin dall’inizio il rapporto cinema/jazz è stato una continua osmosi. Giorno per giorno vi proporremo immagini celebri dal gende schermo:

Hellzapoppin’ è un film comico musicale del1 941, diretto da Potter: in un attimo di riposo del cast cinematografico, cuochi, attrezzisti, piloti ed altri inservienti (tutti neri) “improvvisano” un lindy hop di gruppo (al basso Slam Stewart)