radiocitta’fujiko e Librerie.Coop, i libri e gli autori diventano protagonisti in radio, ogni settimana interviste, consigli di lettura e appuntamenti. Su questi link potete trovare la puntata della settimana, i nostri consigli di lettura e il profilo su Anobii, social network dei libri e dei lettori.

ALESSANDRO MANTOVANI, Diaz, processo alla Polizia. Fandango

Tutti sanno cosa sia la scuola “Diaz/Pertini” di Genova, e tutti sanno che sabato 21 luglio 2001, ultimo giorno del G8, ci fu la famosa irruzione di 200 poliziotti che a caccia di black blok, facero un massacro di manifestanti dormienti. Tutti sanno questa storia e sanno del processo, della false molotov esibite come prove, della “macelleria messicana”, come venne definita dal comandante Fournier. Mantovani, giornalista del Corriere di Bologna, mette in fila tutti questi fatti e analizza l’andamento del processo, le condanne ai poliziotti e le impunità dei dirigenti. C’è un problema di “deficit di cultura democratica” che tocca alcuni settori, non tutti, alcuni reparti anche circoscritti delle forze dell’ordine. Una malattia che viene alimentata da odio e intolleranza presenti anche nella società italiana in generale, e quindi anche all’interno della polizia. Non è una situazione generalizzata, ma la “malattia più grave” è che i dirigenti non riconoscono questo problema, non sono in grado di isolarlo perché la politica non li costringe a farlo. Politica di centrodestra, per ovvie ragioni da sempre difende la polizia e attacca i No global, e di centrosinistra al governo fino alla primavera del 2001 che non seppe preparare adeguatamente il vertice genovese, e non seppe davvero capire e dialogare con il movimento. La conclusione riprende Amnesty International: “La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda guerra mondiale”.

PAOLO RUMIZ, Il bene ostinato, Feltrinelli

Ultimo lavoro dello scrittore e giornalista di Repubblica, racconta il suo recente viaggio in Africa insieme ai volontari di “Medici con l’Africa CUAMM”, associazione no profit padovana giunta oggi al suo sessantesimo anno di attività nelle aree più disagiate e marginali del continente. Seguendo le vicende personali dei medici impegnati nel progetto della Ong, Rumiz osserva un’altra Italia in azione. Ciò che colpisce l’autore è la varietà di esperienze che portano I singoli volontari ad opporsi, con ammirevole ostinazione, alle difficoltà e alle insidie che comporta il lavorare per il diritto alla salute nel contesto africano. Ne “Il bene ostinato”, Rumiz, cronista, in passato, del sanguinoso conflitto in ex-Jugoslavia, descrive questa volta la realtà violenta dell’Africa sub-sahariana attraverso episodi di resistenza al male.