FujikoFocusOn inauguriamo una serie di interviste ai candidati alle prossime elezioni comunali di Bologna. Sentiremo esponenti che coprano tutto il panorama politico, su argomenti di varia natura ma indicativamente relativi agli eventi in atto nella nostra città, per avere risposte sia sulla stretta attualità sia su temi più generali, per aiutare voi, e noi, a meglio comprendere e, se varrà la pena, scegliere. Oggi l’intervista del giorno è con Paola Francesca Scarano, 35 anni, laureata in ingegneria gestionale, candidata al Consiglio Comunale con la Lega Nord, per Manes Bernardini.
Di origini pugliesi, abita a Bologna da molti anni e si dice “innamorata della città”: ma con delle riserve. “Il nostro punto fermo, e di forza, è sicuramente quello della sicurezza, del combattere il degrado e quello di ridare alla città un decoro, grazie alle forze dell’ordine”. E, continua Scarano, “nel discorso della sicurezza è fondamentale anche la lotta all’immigrazione clandestina”. “In questo periodo sto girando tantissimo anche in zone che mi erano sconosciute, e ci sono andata di persona, a piedi, delle gran scarpinate! Sono zone che ho scoperto, e parlando con le persone ho visto dei cittadini – che vivono lì anche da 50 anni – disperati, ad esempio in Bolognina. Questa è una sensazione veramente brutta, che in centro già percepisco tutti i giorni, mentre nelle zone della periferia la conoscevo per sentito dire ma non l’avevo mai toccata con mano”.
Con la candidata della Lega abbiamo parlato anche dei valori della cristianità di cui il partito si fa portatore: alla domanda sulla presenza o meno di eventuali contraddizioni tra credo e simboli cristiani e alcune convinzioni del partito, da molti considerate razziste, lei ha risposto così: “la parola razzismo è veramente brutta, e io la combatterò sempre. Tra l’altro sono pugliese, e vengo spesso attaccata perchè mi dicono: “. “Secondo me il popolo italiano non è un popolo razzista, e la Lega Nord neanche. La Lega Nord dice che qui in Italia devono stare le persone che hanno un regolare lavoro e che non delinquono”.