Fare l’agente immobiliare non consiste semplicemente nel vendere e affittare immobili. In un mercato immobiliare sempre più digitalizzato e competitivo un agente immobiliare di successo deve integrare la competenza nel gestire le dinamiche tradizionali con l’uso della tecnologia e dei più recenti mezzi di comunicazione. È un lavoro complesso e dinamico che include tantissime sfaccettature e richiede competenze multidisciplinari e complesse.

Che abilità e titoli servono per svolgere questo lavoro in maniera soddisfacente?

Abilitazione

Per essere agente immobiliare il primissimo requisito è prendere il patentino. Per abilitarsi si deve frequentare un corso obbligatorio, possedere un diploma, avere la fedina penale pulita e sostenere un esame abilitante. Ma il patentino non basta: così come avere la patente è il requisito per poter guidare una macchina, ma è con la pratica che si diventa ottimi guidatori.

Le abilità essenziali per essere un agente immobiliare

Oggi intervistiamo Carlo Romolo, titolare di una delle agenzie immobiliari di Ravenna più innovative: Sognando Casa.

Cosa cerchi nei tuoi collaboratori e quali sono le competenze fondamentali che devono avere?

Un bravo agente non è semplicemente un venditore. Deve sapere prevenire e risolvere i problemi complessi legati ad ogni trattativa. Oltre alle competenze tecniche che sono il requisito minimo, cerco nei miei collaboratori proattività, voglia di imparare e di mettersi in gioco.

Il nostro lavoro è un lavoro impegnativo, dove ogni giornata è diversa. Siamo immersi in una giungla di normative in continua evoluzione ed è fondamentale rimanere informati e consapevoli del mercato in cui si lavora e di tutte le sue sfumature con tanta voglia di imparare e mettersi in gioco.

Un bravo agente immobiliare deve “sapere vedere” le possibilità di un immobile, avere competenze da architetto, nel riconoscere potenziali interventi di valorizzazione e di un commercialista: deve conoscere le norme fiscali per evitare a chi vende casa spiacevoli sorprese.

Fondamentale dunque la capacità di risolvere problemi e la voglia di mantenersi aggiornato. Le altre competenze tecniche si possono apprendere con la pratica e l’esperienza.

Come è cambiato negli anni il lavoro nelle agenzie immobiliari ?

“Da tempo si parla di digitalizzazione come possibile semplificazione delle attività lavorative. Dal 2009 (anno in cui ho aperto la mia agenzia) in realtà abbiamo vissuto un percorso opposto: gli adempimenti sono aumentati e le leggi sono diventate più complicate rendendo le transazioni sempre più problematiche. Mai come oggi è necessaria una formazione continua e tanta professionalità.

Oltre all’aspetto burocratico e organizzativo che ha aumentato la complessità della nostra attività, l’avvento di nuove tecnologie ha portato attraverso i social network nuovi canali di comunicazione e modalità di vendita. Mentre nel “mondo precedente” bastava avere una vetrina, uscire su un giornale o un cartello vendesi oggi la competizione è estremizzata.

La burocrazia e gli adempimenti si moltiplicano ogni giorno e i maggiori strumenti a disposizione diventano una necessità ma anche un’opportunità per chi vuole fare la differenza.

Oggi un bravo agente immobiliare deve essere attivo sui social, sapere usare gli strumenti digitali, video e virtuali e cogliere ogni nuova opportunità. L’uso dell’intelligenza artificiale e di automatizzazioni, esploso negli ultimi anni, è un ulteriore sfida per le agenzie più innovative per fare la differenza in un mercato estremamente competitivo.

Oltre al patentino, quali sono le materie che un agente immobiliare preparato dovrebbe studiare?

Sono tanti gli aspetti da approfondire e potenzialmente si potrebbe non smettere mai di imparare e formarsi. Come elementi base ogni anno va studiata la legge di bilancio con le novità tecniche e fiscali relative al mondo immobiliare, bisogna aggiornarsi sul mondo delle normative edilizie e urbanistiche, delle detrazioni fiscali e dell’andamento del mercato. Va dedicato tempo all’uso degli strumenti informatici, per introdurre le nuove tecnologie tempestivamente. Servono competenze in marketing e comunicazione, negoziazione, conoscenza dei social media, della SEO e di tutti gli aspetti legati al digital branding.

Naturalmente in agenzia ogni agente ha un ruolo specifico, ma una prospettiva multidisciplinare favorisce una visione aperta e dinamica per offrire un servizio innovativo a chi vende e cerca casa.

Come vedi il futuro di questa professione?

Le parole d’ordine sono specializzazione e innovazione. Solo chi saprà distinguersi accogliendo tutte le sfide del mercato, strutturando la sua agenzia in team vincenti potrà emergere e fare la differenza. Chi vedrà le nuove sfide come una fatica, non dedicherà spazio alla formazione e a trovare una sua identità precisa sarà destinato a galleggiare e faticherà a restare competitivo sul mercato. Bisogna essere pronti a cambiare metodo e strategie con l’evolversi e il cambiamento della realtà che ci circonda.

Cosa consigli a un aspirante agente immobiliare?

Il lavoro di agente immobiliare è un lavoro bellissimo e può essere fortemente personalizzato. La nostra categoria porta sulle spalle una grandissima responsabilità. Le scelte dei nostri clienti riguardo alla casa possono essere la realizzazione di un sogno impegnando i risparmi di una vita o possono diventare un incubo se mal consigliati. Cerca di non avere fretta, si pronto a metterti in gioco e non trascurare mai la formazione: lavorare bene nel tempo porta risultati. Se ti stai approciando per la prima volta a questo mestiere comincia a lavorare per un’agenzia con la quale condividi filosofia e metodo di lavoro e che ti dia la possibilità di crescere e imparare.

Le opportunità e le soddisfazioni arriveranno!

In bocca al lupo!