In vista della mobilitazione regionale e nazionale delle lavoratrici e lavorati pubblici prevista per il 7 marzo a Bologna e il 14 a Roma, i lavoratori Inps hanno organizzato un presidio per protestare contro la spending review e il taglio dei salari.

L’Unione Sindacale di Base dell’Inps si è radunata questa mattina davanti alla sede provinciale dell’ente previdenziale di Bologna, per richiamare l’attenzione dei cittadini sulle politiche che sta mettendo in atto l’Amministrazione Inps. Le lavoratrici e i lavoratori protestano contro il taglio di 8,8 milioni di euro al Fondo di ente 2012 che è stato imposto dal Mef – il Ministero dell’Economia e delle Finanze -, sotto la cui sede, in Piazza VIII agosto, si sono successivamente mobilitati. Un taglio che per il terzo anno consecutivo è andato a colpire gli stipendi dei dipendenti, che dal 2011 hanno avuto un calo medio di 2000 euro a persona.

“Il Mef ha deciso un risparmio di 8.8 milioni che non contestiamo in sé – spiega Marilena Rybcenko di Usb – ma per il fatto che invece di risparmiare sugli sprechi l’amministrazione ha deciso di prendere quei soldi dai nostri stipendi“. Un’ottimizzazione dei costi ben diversa da quella suggerita dalla stessa Corte dei Conti, basata sull’eliminazione di consulenze ed appalti esterni.

Al centro della protesta anche l’accorpamento dell’ex Inpdap ed ex Enpals, “voluto dall’alto e dai noi non condiviso – sottolinea Marilena – che ha portato un debito di 10 miliardi di euro che lo Stato sta facendo gravare sul bilancio dell’Istituto”.
Tutto ciò mentre l’Amministrazione si è rifiutata di avviare la contrattazione integrativa per il 2013 e 2014, nonostante le forti pressioni dell’Usb.

La mobilitazione di quest’oggi è solo la prima di una serie di iniziative programmate per le prossime settimane: il 7 marzo i lavoratori del Pubbligo Impiego manifesteranno sotto la Prefettura di Bologna, mentre il 14 marzo è prevista una manifestazione nazionale a Roma, per dire no alla spending review e allo smantellamento dello stato sociale.

“La spending review ha come obiettivo le privatizzazioni, tutto ciò che ora i cittadini hanno gratuitamente lo dovranno pagare – avverte Marilena, che incalza – il Welfare era uno dei baluardi dello Stato italiano. Il 7 e il 14 marzo saremo in piazza per protestare e difendere i cittadini. L’Inps era un grande ente previdenziale che funzionava bene con pochi impiegati, ci stanno distruggendo”.

Andrea Perolino