Dall’ultimo Congresso FIA, la Federazione Italiana Audioprotesisti, al Palacongressi di Rimini a novembre 2022 è emerso che “sebbene il 12,5% della popolazione in Italia soffra di perdita dell’udito, solo il 4,4% utilizza un apparecchio acustico” – afferma IlSole24ore.
“Un altro aspetto evidenziato dalla ricerca EuroTrak – ha concluso il Presidente Sandro Lombardi, Presidente Anifa (Associazione nazionale dei fabbricanti di audioprotesi – è la scarsa consapevolezza di cosa sia la sordità: più del 50% delle persone pensa che questa patologia non provochi altri danni collaterali. Per questo è necessario fare prevenzione e comunicazione“. L’obiettivo quindi è sensibilizzare gli utenti al tema dell’ipoacusia, il calo dell’udito.

L’ipoacusia, cos’è e cause

L’ipoacusia è la riduzione o perdita del senso dell’udito. Può interessare un solo orecchio o entrambe, comportando una riduzione uditiva lieve, media o grave. La compromissione dell’udito può seriamente incidere sulla vita del soggetto colpito. Essa, infatti, viene definita un “handicap sociale“. Le cause sono molteplici e svariate, come ad esempio:

  • Corpo estraneo nel condotto uditivo
  • Farmaci ototossici
  • Infezioni virali
  • Malattie autoimmuni
  • Malformazioni congenite
  • Otiti
  • Otosclerosi
  • Perforazioni della membrana timpanica
  • Problemi vascolari
  • Tappi di cerume
  • Tumori benigni o maligni a livello dell’orecchio o del nervo acustico
  • Traumi.

Secondo gli ultimi dati 2022 del Ministero della Salute, in Italia sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Nel nostro Paese l’ipoacusia riguarda tra gli over 65 una persona su tre. Solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto.

L’apparecchio acustico, un “amico” di cui non bisogna vergognarsi

Un dato che dovrebbe far riflettere è quello relativo all’uso dell’apparecchio acustico. Infatti, sempre secondo i dati 2022 del Ministero della Salute, solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso dichiari migliorata la propria qualità di vita.

Pare che spesso chi dovrebbe farne uso preferisce non averlo per vergogna, perché questo dispositivo elettronico a molti mette a disagio. In realtà, l’apparecchio acustico, per chi lo usa, migliora nettamente la qualità della vita della persona affetta da deficit uditivi neuro-sensoriali.

È necessario naturalmente affidarsi a dei professionisti esperti nel settore. A tal proposito, a Bologna un centro di riferimento è Acustica Bolognese, una piccola famiglia composta da audioprotesisti professionisti che proprio in quest’ultimo periodo ha lanciato una campagna che sensibilizza proprio all’uso dell’apparecchio acustico per sentire e sentirsi meglio ogni giorno.