«Questa è la stagione che segna il vero rilancio del teatro. Nella stagione precedente abbiamo avuto il ritorno del pubblico in sala, la stagione 23/24 segnerà invece il rilancio della produzione». Come racconta Piero Farrerini, Direttore Artistico del Teatro Dehon, queste sono le premesse per la riapertura delle porte, che vedrà quindi una programmazione e produzione ad ampio spettro, in grado di soddisfare gli interessi di una popolazione sempre più eterogenea. Si passerà dalla prosa alla stand up comedy, dalla musica al teatro dialettale, per una stagione teatrale all’insegna della pluridisciplinarietà.

La programmazione del Teatro di via Libia

Primo appuntamento in calendario (29 e 30 settembre e 1° ottobre) è la sesta edizione della rassegna / festival musicale Bologna e Nuvole, promossa in collaborazione con Renato Raineri e Lorenzo Bombacini, che vede sul palco Giorgio Comaschi e Franz Campi in “Canzoni da mangiare”; a seguire “Sono soul canzonette”, panoramica sui rapporti tra soul italiano e statunitense presentata dagli ospiti fissi di Bononia Sound Machine ed infine “Il diavolo e l’acqua santa”, serata split con Triptych e Apparato del Golgi.

All’insegna della commedia brillante contemporanea, ritorna Marco Cavallaro, in “Come fosse amore” (10, 11 e 12 novembre); Maria Pia Timo presenta il corrosivo e divertentissimo titolo “Sol di soldi”, satira di costume incentrata sull’incombente e purtroppo attualissima ossessione per il denaro (24, 25 e 26 novembre). Sul fronte dell’approfondimento giornalistico-teatrale troviamo Domenico Iannacone con “Che ci faccio qui – In scena” (7 dicembre). A seguire, Claudio Lauretta in “Imitamorfosi” (9 dicembre); Maurizio Casagrande in “A tu per tre” (10 dicembre); Lucia Mascino, una tra le più interessanti e migliori attrici italiane, in scena con “Il se(n)no” (14 dicembre); Edoardo Siravo, insieme ad una Compagnia “vecchio stile” composta da ben dodici attori e attrici in “Falstaff e le allegre comari di Windsor” nella versione dell’indimenticabile Roberto Lerici (15, 16 e 17 dicembre); Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu e Rita Pelusio in “Pigiama per sei”, esilarante pièce contemporanea di marca francese (12, 13 e 14 gennaio); Giobbe Covatta in “6° (sei gradi)” (2 e 3 febbraio): Davide Dalfiume e Marco Dondarini, con “Insieme per sbaglio” (10 febbraio).

Importante presenza, anche quest’anno, di artiste/i emergenti della stand-up comedy come Laura Formenti in “Drama Queen” (26 ottobre); Giorgia Fumo in “Live” (16 novembre); Pino e gli Anticorpi con “Zeitgeist – Lo spirito dei tempi…comici!” (20 gennaio); Chiara Becchimanzi in “Terapia d’urto. Dio, patria e famiglia” (27 gennaio); Lorenzo Balducci in “E.G.O. – L’arte della felicità” (9 marzo).

Non mancherà anche quest’anno la rassegna autunnale in lingua bolognese Tótt i martedé e tótt i mêrcuel a teâter, coordinata da Giampaolo Franceschini, appuntamento storico per gli appassionati del vernacolo petroniano.

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