L’autonomia negli spostamenti è un diritto fondamentale, ma per molte persone con disabilità può trasformarsi in un ostacolo quotidiano. La mancanza di mezzi adeguati rischia di escludere chi ha bisogni speciali dalla piena partecipazione alla vita sociale, lavorativa e culturale del proprio territorio.

È su questa consapevolezza che si basa il progetto LABus, promosso dalla cooperativa sociale Arca di Noè. Si tratta di un’iniziativa che punta a rispondere a un bisogno concreto: garantire accessibilità ai luoghi di lavoro e ai servizi del territorio, rendendo più semplici e dignitosi gli spostamenti delle persone con disabilità.

Un’esigenza che parte dal territorio

Come racconta Sergio Ricci, responsabile del laboratorio socio-occupazionale B-Lab a Granarolo dell’Emilia, il progetto LABus nasce proprio dall’ascolto delle difficoltà quotidiane: “Abbiamo visto come per molte persone il semplice fatto di raggiungere il laboratorio rappresenti un problema. Questo non riguarda solo loro, ma anche le famiglie, che spesso si trovano a dover gestire in autonomia ogni spostamento. LABus vuole essere una risposta concreta, pensata per ridurre queste barriere.”

Oltre il trasporto: un progetto per l’inclusione

LABus è molto più di un veicolo. È un simbolo di inclusione e un passo verso una comunità più attenta ai bisogni di tutti. Il progetto mira a:

Facilitare l’accesso al lavoro: LABus accompagnerà le persone verso i percorsi di inserimento lavorativo offerti dal B-Lab, rendendo più semplice la partecipazione a queste attività.

Ridurre le barriere: La questione dei trasporti è emersa come una priorità impellente nel territorio e LABus rappresenta un primo passo per affrontarla.

Estendere il supporto: Oltre al trasporto verso il B-Lab, il progetto prevede di ampliare il servizio anche ad altre realtà, offrendo interventi di sollievo domiciliare per le famiglie che vivono situazioni di difficoltà.

Un impegno collettivo

Il successo di LABus dipende dalla capacità di unirsi come comunità per rendere questo progetto una realtà. Arca di Noè invita chiunque voglia contribuire a partecipare a questa iniziativa, dimostrando che il cambiamento parte da gesti concreti e da una visione condivisa di inclusione.

LABus non è solo un mezzo di trasporto: è un’opportunità per costruire un territorio più accessibile, dove ogni persona possa sentirsi parte attiva e valorizzata.

Eleonore Krisa

ASCOLTA QUI L’INTERVISTA CON SERGIO RICCI: