Torna in Italia dopo 30 anni il più grande evento musicale al mondo, l’Eurovision Song Contest 2022 ha scelto Torino come città ospitante per la sua kermesse contro le candidature di Milano, Bologna, Rimini e Pesaro. Il Festival che dalla prima edizione del 1956 è stato trasmesso ogni anno senza interruzioni in tutto il mondo, fatta eccezione per il 2020, è diventato uno dei programmi televisivi musicali di livello internazionale più longevi di sempre, nonché l’evento non sportivo più seguito al mondo.

Torino supera Bologna nella finale per ospitare l’Eurovision

L’Italia, tra i paesi fondatori della competizione insieme a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, sebbene conti il minor numero di partecipazioni, può vantare di averne ispirato la creazione grazie al Festival di Sanremo. La nazione ha vinto tre volte: nel 1964 con Non ho l’età (per amarti) di Gigliola Cinquetti, nel 1990 con Insieme: 1992 di Toto Cutugno e nel 2021 con Zitti e buoni dei Måneskin. Grazie a queste vittorie l’Italia ha ospitato per due volte la manifestazione, ossia nel 1965 presso l’auditorium Rai di Napoli e nel 1991 presso gli studi di Cinecittà a Roma, e la ospiterà per la terza volta nel 2022, stavolta presso il PalaOlimpo a Torino.

La città della Mole ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022 il 10,12 e 14 Maggio prossimi, la candidatura della sindaca Chiara Appendino è stata preferita a quella delle altre 4 finaliste, tra cui Bologna. La quale si presentava come una più che ottima candidata già per la propensione turistica con la propria architettura, i palazzi storici, la storica università e i portici, recentemente entrati a far parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ma anche per la più che spiccata aria internazionale nei confronti di eventi di grande calibro, grazie alle infrastrutture di trasporto ma anche a spazi come l’Unipol Arena. Stadio che era proprio la punta di diamante del dossier di candidatura di Bologna, in quanto già teatro di innumerevoli concerti di artisti del calibro di Paul McCartney, i REM, gli OASIS, Bruce Springsteen, Anastacia, i Coldplay, e moltissimi altri, che a volte hanno scelto Bologna come unica o una delle pochissime location italiane. Bologna inoltre si presenta da sempre come una città di grande tradizione musicale, dai luoghi come il Conservatorio cittadino, che ebbe come allievi anche compositori come Donizetti e Rossini, o il bellissimo Teatro Comunale, fino agli artisti ci cui è stata città natale come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Cesare Cremonini, fino a Raffaella Carrà, alla cui recente scomparsa di è dedicata la candidatura bolognese.Nonostante tutto questo e le parole dell’ex sindaco Virginio Merola, il grande neo sulla candidatura bolognese è stato la sfortunata rete di trasporti urbani che avrebbe dovuto collegare i luoghi ipotizzati per tutte le attività collaterali dell’Eurocontest, tra cui la sala stampa, village ed Eurocafè.

Una gara all’ospitata che alla fine dei conti è stata ben combattuta dalla città, e che chissà, magari porterà a miglioramenti per un successo futuro, come ha twittato il neo sindaco Matteo Lepore nelle sue congratulazioni «Congratulazioni a Torino per l’assegnazione di #Eurovision2022 , un caloroso in bocca al lupo e auguri di buon lavoro. A tutto il gruppo che ha lavorato alla candidatura di Bologna un enorme grazie, abbiamo fatto il massimo e sapremo far tesoro di questa importante esperienza»

Max Americo Lippolis

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