Dal 10 al 15 gennaio debutta in prima assoluta al Teatro Arena del Sole Il ritorno alla casa del padre di Paolo Billi per il consueto appuntamento con la Compagnia del Pratello

A teatro lo spettacolo di Paolo Billi con la Compagnia del Pratello

Il ritorno alla casa del padre è uno spettacolo a cura del Teatro del Pratello, cooperativa sociale nata nel 2007 con l’intento di sviluppare e portare avanti progetti teatrali anche in contesti di conflittualità e fragilità sociale. Lo spettacolo approda all’Arena del Sole nella sua versione definitiva, dopo una primo studio realizzato quest’estate all’interno dell’istituto penale minorile, e conclude un lungo percorso avviato dal regista Paolo Billi nel 2018, prima esplorando il tema “padri e figli”, poi nel 2022 quello del “perdono”.

Lo spettacolo debuttante parte da tre matrici, come spiega il regista Paolo Billi ai nostri microfoni: un breve racconto di Kafka intitolato Ritorno, alcune pagine de I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij e la parabola lucana del Figliol prodigo, «su cui ho dedicato negli ultimi tempi un’attenzione particolare», dice il regista. Il regista ci racconta l’evoluzione e le tappe precedenti del percorso teatrale, che parte dall’«impossibilità dei figli di potere tradire il lascito dei padri, in quanto i padri non avevano lasciato nulla», continuando poi «sulle orme dei figli che non seguono quelle dei padri, tentando di costruire proprie strade» e approdando a questo spettacolo di chiusura, con il ritorno di tre fratelli alla casa del proprio padre defunto. Qui tutto accade nel sogno di una notte: tre fratelli si ritrovano a festeggiare la memoria di un padre, tanto simile quanto diverso da loro, perché trasformato dall’esperienza del perdono. La casa del padre si rivela allora un luogo di ricordi frammentati, di sfide e di sudori. 

I protagonisti in scena saranno otto ragazzi in carico ai Servizi di Giustizia minorile: Mouad, Ralph, Elhadji, Ervisi, Hamed, Hamza, Lorenzo e Rayen, insieme a tre studentesse del Liceo Laura Bassi e ad alcuni giovani attori. La scenografia di Irene Ferrari è stata realizzata durante un laboratorio con i ragazzi dell’Area Penale Esterna.

È possibile consultare gli orari degli spettacoli e acquistare i biglietti sul sito del Teatro e presso la biglietteria. 

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