La Chiesa Cattolica persiste nel proprio atteggiamento reticente, in particolare per quanto riguarda il reato di pedofilia, che ormai da anni mette in serio imbarazzo le gerarchie vaticane.

“Nell’ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti” di pedofilia. Questo è quanto affermano le nuove linee guida della Cei, la Conferenza Episcopale Italiana, in materia di abusi sui minori. I vescovi, inoltre, “sono esonerati dall’obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragione del proprio ministero”. Abbiamo chiesto a Roberto Grendene, dell’Uaar, l’Unione Atei Agnostici Razionalisti, un commento a quest’ennesima discutibile presa di posizione della Chiesa.

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