Anche quest’anno il festival, arrivato alla sua ottava edizione, rappresenta il culmine di una serie di attività proposte dall’associazione Indie Pride per combattere, attraverso la musica, le piaghe dell’omotransfobia, del bullismo e del sessismo. Un week end ricco di eventi e ospiti, che si sdoppieranno in due giornate.

Indie Pride – Indipendenti contro Omotransfobia, Bullismo e Sessimo è un’associazione no profit con sede a Bologna, che si propone di unire artisti e addetti ai lavori del mercato discografico per dire NO ad omotransfobia, sessismo e bullismo.
L’obiettivo ultimo di Indie Pride è condividere un messaggio di lotta per l’uguaglianza nelle molteplici diversità, proponendosi anche – ma non solo – come “ring-palcoscenico” sul quale battersi, insieme, per il rispetto e l’ottenimento dei diritti civili e contro qualsiasi forma di discriminazione. Tutto questo grazie a un denominatore comune: la musica. “La musica arriva a tutti, è trasversale – ha riferito la fondatrice Antonia Peressoni – è un momento di unione, di condivisione e di sensibilizzazione ed è la forma d’arte che forse più di tutte arriva e può mandare un messaggio così importante emozionando”.

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Il 25 ottobre sarà la giornata dedicata agli incontri e alle parole con due panel. Il primo pomeridiano, alle ore 15, presso la casa delle Associazioni al Baraccano, vedrà dialogare attorno al tema “Storia e storie. La retorica dell’esclusione” il professore della facoltà di Antropologia dell’Università di Bologna Vincenzo Lagioia, Maria Antonietta e Sem&Stènn. “L’esclusione, sia a livello di genere, sia a livello di orientamento testuale si è ripresentata nel corso della storia quindi la storia come magistra vitae” ha anticipato ieri la segretaria di Indie Pride Giorgia Barbarossa, all’interno del programma Fujiko Factory di cui è stata ospite, aggiungendo che “l’unione e la condivisione di esperienze diverse sono ciò che rende unico Indie Pride”. Alle 18.00 ci si sposterà al Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne per il panel “Luci e ombre: riflessioni sui live club” insieme a Sara Colantonio (shesaid.so/’na cosetta), Federico Rasetti (KeeoOn Live), Valentina Gallo (CAP10100), Simone Fogliata (Hall), Emanuela Teodora Russo (Note Legali), Gianrico Cuppari (BPM concerti), Bernardo Mattioni (Woodworm), Flavia Tommasini (Tpo).

Il 26 ottobre sarà a tutta musica, a partire dalle 19, sul palco del Tpo con le esibizioni di: Twee, Cara Calma + Endrigo, Romina Falconi, Venerus, UNA + Honeybird + Cruz, la performance di Parsec in collaborazione con Wereading, i dj set di Gosso’s Party e della Collettiva Elettronika. A tenere le fila della serata sarà il duo di musica elettrodance Sem&Stènn, che saranno presenti nella nuova veste di presentatori.

Il progetto “Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia” nasce nel 2012 come evento singolo in occasione dei preparativi per il Gay Pride Nazionale che si teneva a Bologna quell’anno. Si parlava molto del ragazzino bullizzato perché portava dei pantaloni rosa e che in seguito si è suicidato; si parlava del DDL Scalfarotto contro l’omotransfobia, che è rimasto accantonato dal 2012. Nasce quindi dalla necessità di dare maggiore voce alle problematiche della comunità LGBTQ e di un sempre maggiore aumento di casi di omofobia e bullismo. Da allora il progetto è cresciuto di anno in anno, arricchendosi di collaborazioni, mantenendo l’appuntamento annuale del Festival. Si è inoltre costituito Associazione Culturale Nazionale con un direttivo composto da sette donne, attivando anche un percorso di dialogo con le Istituzioni. Un’associazione che non agisce solo nel territorio bolognese, ma in molte altre città italiane. Dopo Roma e Otranto, il 16 novembre Indie Pride si sposterà all’ Hall di Padova.

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