Oggi pomeriggio, presso lo spazio espositivo Le Scuderie in Salaborsa, sarà inaugurata la mostra “Rosa Cenere”, che rimarrà aperta fino a sabato 20 luglio. Un evento segna il decimo anniversario del progetto artistico, nato nel 2014 grazie a PeopAll per esplorare e rappresentare la realtà storica dell’omocausto, ossia la segregazione e la persecuzione delle persone LGBTQIA+ nei campi di concentramento durante il nazismo.

“Rosa Cenere”, una mostra sull’omocausto

La nuova edizione della mostra include le 17 tavole originali del progetto del 2014, arricchite da otto nuove tavole realizzate da nove artist* e dedicate alle storie di sette persone. Tra le nuove storie raccontate c’è quella di Lucy Salani, l’unica donna trans italiana sopravvissuta al campo di concentramento di Dachau. Lucy Salani, scomparsa il 22 marzo 2023, è stata un simbolo di resistenza e lotta contro il fascismo e il nazismo. In suo onore, PeopAll ha aggiunto due grafiche create da Ada Morandin e Ren Arman, attivist3 del Cassero.

“Rosa Cenere” è nata dall’urgenza del gruppo di volontari3 del Cassero LGBTQIA+ Center, PeopAll, di preservare la memoria delle vittime LGBTQIA+ del nazifascismo, spesso silenziata dalla vergogna e dall’oblio. I progetti grafici ruotano intorno al triangolo rosa, il simbolo con cui venivano etichettati gli uomini omosessuali nei campi di concentramento. Nel 2024, si aggiunge anche il colore nero, risignificato e risemantizzato, che rappresentava le persone classificate come “asociali”, inclusi molti individui lesbici, che non erano protetti dal Paragrafo 175 che discriminava esclusivamente l’omosessualità maschile.

Durante l’inaugurazione sarà presentato un nuovo catalogo, creato per il decennale della mostra, che sarà disponibile per tutta la durata dell’esposizione. Questo catalogo arricchisce i materiali esposti con una selezione di testi originali delle curatrici e dei curatori della mostra, integrando il lavoro di ricerca grafica.