Alla manifestazione dell’estrema destra di sabato scorso in piazza XX settembre a Bologna, in prima fila tra i leader di CasaPound e Rete dei Patrioti, c’era anche Alessandro Massimiliano Mazzanti, un dipendente di uno dei gruppi consiliari in Assemblea Legislativa, in particolare il “Gruppo indipendente”, composto dagli ex leghisti Michele Facci e Matteo Montevecchi.
Di professione giornalista, Mazzanti non era però in piazza per lavoro, perché lo si vede tra i leader dell’estrema destra mentre contratta con i funzionari della questura e afferma: «Da noi la polizia non rischia nulla».
Alessandro Massimiliano Mazzanti, il dipendente della Regione in piazza con l’estrema destra
Nato a Fermo nel 1969, Mazzanti è giornalista professionista dal 1994. Dopo aver scritto su il Secolo d’Italia, organo ufficiale di Alleanza Nazionale, è stato dirigente nazionale del Fronte universitario d’azione nazionale, formazione giovanile di estrema destra, poi dirigente dell’Msi a Bologna, portavoce di Alessandra Mussolini e addetto stampa del gruppo di An alla Camera.
Il suo nome è noto a Bologna, perché negli anni ’90 è stato anche consigliere comunale di Alleanza Nazionale per due mandati, prima quando era sindaco Walter Vitali poi con sindaco Giorgio Guazzaloca. Nel 2013 è stato anche candidato per il Senato nelle fila di Fratelli d’Italia, presente in terza posizione con capolista l’attuale ministro Guido Crosetto.
Il suo legame con le istituzioni, però, non è finito. Una determina della Regione Emilia-Romagna del periodo 1998-2009 vede Mazzanti come consulente del consigliere Marcello Bignami, padre di Galeazzo, attuale vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti del governo Meloni.
Venendo ai giorni nostri, invece, Mazzanti è dipendente della Regione, assunto ex articolo 63, quindi su chiamata nominativa, retribuito dall’istituzione stessa e in forze al gruppo consigliare “Gruppo indipendente”, composto dai consiglieri Facci e Montevecchi, eletti inizialmente con la Lega.
Nei video che lo ritraggono in piazza XX settembre, Mazzanti è al fianco dei leader di CasaPound e Rete dei Patrioti nell’ormai celebre momento in cui i manifestanti chiedono ai funzionari della questura di fare abbassare gli scudi agli agenti in tenuta antisommossa.
È in quel momento che Mazzanti afferma: «Da noi la polizia non rischia nulla».
La presenza di Mazzanti alla manifestazione neofascista a Bologna testimonia una volta di più i legami tra la destra istituzionale al governo nazionale e i gruppi di estrema destra.