La musica di oggi è tutta uguale? Non è solo la domanda che si pone qualcuno di fronte al mercato discografico contemporaneo. La generale omologazione che si respira nella musica odierna è al centro anche di denunce e forme di resistenza, come quella del Mei andato in scena lo scorso week end a Faenza.
Per capire le ragioni di un appiattimento artistico, però, occorre indagare anche le dinamiche produttive e analizzare le trasformazioni tecnologiche degli ultimi anni, in particolare dall’arrivo della musica liquida ai giorni nostri. In particolare con lo sviluppo delle piattaforme di streaming per l’ascolto musicale e il loro funzionamento attraverso gli algoritmi.

L’algoritmo, le piattaforme e l’omologazione dell’industria musicale

Per riflettere su questi temi alle 18.00 di domani, martedì 8 ottobre, nella sede di Bologna Innovation Square, in Piazza Liber Paradisus 14 a Bologna, si terrà l’incontro intitolato “ll suono dell’algoritmo: l’impatto delle piattaforme digitali sull’industria musicale”.
L’appuntamento rientra nella rassegna “Obliqua – sguardi laterali sull’innovazione” di Città metropolitana di Bologna e Comune di Bologna e realizzata con il supporto organizzativo di Baumhaus.

«L’evento sarà un’occasione sia per riflettere su come i servizi di streaming, attraverso l’uso di algoritmi, influenzano la varietà e l’innovazione culturale, sia per cercare di rispondere a un importante interrogativo: se le piattaforme digitali musicali contribuiscano a una maggiore diversificazione e libertà di scelta o, al contrario, favoriscano la diffusione di contenuti omologati e incoraggino pratiche di consumo rapide e superficiali», si legge nel comunicato di presentazione dell’evento.

A discutere del tema saranno Massimiliano Raffa, sociologo dei processi culturali e comunicativi, Emanuela Teodora Russo, avvocata specializzata in Diritto della Musica e dello Spettacolo, Emiliano Colasanti, discografico, fondatore dell’etichetta 42 Records e giornalista musicale, Deda aka Katzuma, produttore musicale e tra gli esponenti principali dell’hip hop italiano old school, moderati da Nicholas David Altea, giornalista e social media manager di Wired Italia.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DAMIANO MICELI DI BAUMHAUS: