Venerdì 10 Novembre 2023, in Sala Tassinari – Palazzo d’accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna – si terrà la tredicesima edizione dell’assegnazione del Premio Angelo Vassallo. Viene assegnato quest’anno a Giovanni Paparcuri per la tenacia, il coraggio e la coerenza dimostrati con la sua condotta di vita, continuando a credere nell’onestà, nella verità, nella giustizia e nella trasmissione di questi ideali alle giovani generazioni.
Una manifestazione culturale completa
In occasione dello Young About International Film Festival, all’evento si tengono le letture dell’attore Angelo Colosimo, con l’accompagnamento musicale di Margherita Gamberini al sax. Modera Donatella Filomena Vitale del Gruppo Agende Rosse di Bologna “Barbara Rizzo”. Inoltre, intervengono alla manifestazione Luciano Schiavo e Sergio Caserta dell’Associazione culturale “Sulle orme di Angelo Vassallo”.
Il Premio Angelo Vassallo viene assegnato, ogni anno, per ricordare Angelo Vassallo, uomo delle Istituzioni e servitore dello Stato, nel suo ruolo di sindaco di Pollica. Egli ha saputo amministrare in modo onesto, competente e umano, mettendosi al servizio della sua comunità, con impegno e dedizione totale, sino al sacrificio della propria vita. Fu ucciso dalla camorra nel 2010, ma rimane un fulgido esempio di rettitudine, al servizio della cittadinanza, nel rispetto dell’ambiente e della legalità.
Una carriera “eroica”
Vassallo è stato sindaco di Pollica, località in provincia di Salerno, per tre mandati: era rimasto in carica dal 1995 fino al 2010. Poi nel 2010 si era presentato per un quarto mandato: unico candidato, era stato rieletto il 30 marzo con il 100% dei voti. Oltre alla carica di sindaco, ricopriva anche quella di Presidente della Comunità del Parco, organo consultivo e propositivo dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed era stato Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. Era anche Vicepresidente e poi Presidente delle “Città slow” del mondo, aderenti al manifesto dell’associazione no-profit Slow Food – un movimento internazionale in cui gli attivisti promuovono un’alimentazione sana e gustosa, nel rispetto della biodiversità. Nel 2009 Angelo Vassallo si è fatto promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. La proposta è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, a Nairobi.
Il politico campano si era battuto strenuamente contro l’illegalità e in particolare contro la speculazione edilizia e lo spaccio di droga. Ambientalista convinto, amato dai suoi concittadini, Vassallo era noto come il sindaco pescatore, per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre guidato.
La sera del 5 settembre 2010, mentre rincasava alla guida della sua auto, Angelo Vassallo è stato barbaramente ucciso, per mano di uno o più attentatori. I suoi assassini non sono ancora stati assicurati alla giustizia.
La storia del vincitore del premio Vassallo
Giovanni Paparcuri è nato a Palermo nel 1956, dopo aver lavorato in ferrovia, affrontò e vinse il concorso
come autista giudiziario. Guidava le auto blindate su cui viaggiavano i magistrati a rischio nella città di
Palermo, piagata da una feroce guerra di mafia.
Autista di fiducia del magistrato Giovanni Falcone, fu temporaneamente assegnato al giudice Rocco Chinnici, consigliere istruttore. Alle 8 di mattina del 29 luglio 1983 Paparcuri arrivò in via Pipitone Federico per prelevare il giudice sotto casa. Con lui c’erano il maresciallo Mario Trapassi e l’appuntato Salvatore Bartolotta: un’improcvvisa terribile esplosione lo ferì gravemente, mentre il giudice, il maresciallo, l’appuntato e il portiere dell’abitazione, Stefano Li Sacchi, furono uccisi sul colpo. Dopo un anno di cure e convalescenza Paparcuri, su richiesta del giudice Paolo Borsellino, si occupò dell’informatizzazione e archiviazione della documentazione prodotta per l’istruzione del Maxiprocesso di Palermo, contro l’associazione mafiosa Cosa Nostra. Il processo è considerato la prima vera reazione dello Stato Italiano nei confronti della mafia siciliana.
Dopo essere andato in pensione, è stato per anni guida e curatore del Museo Falcone-Borsellino (il “bunkerino”). È stato aperto nel 2016 all’interno del Palazzo di giustizia di Palermo, nelle stanze, con citofono e porta blindata, in cui lavoravano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In questi anni ha incontrato tante scolaresche e singoli cittadini in visita, coinvolgendoli con il suo entusiasmo e la sua commossa testimonianza, con l’impegno della trasmissione della memoria.
Eleonora Gualandi