L’ultimo decennio del ‘900 sarà al centro del festival “Anni Novanta. Quando il futuro sarà finito” organizzato dalla casa editrice Deriveapprodi, in collaborazione con la rivista Machina e la libreria Punto Input di via Mascarella. La rassegna di eventi si svolge su cinque giornate da mercoledì 15 a domenica 19 maggio per riscoprire, attraverso un percorso di incontri tematici, i fenomeni e i fatti che hanno contribuito a determinare il tempo presente. I talk andranno da il modo in cui la fantascienza ha anticipato alcuni eventi realmente accaduti, alla politica dell’età del berlusconismo e alla prima amministrazione di destra bolognese, passando per la musica, la teoria dei generi di Judith Butler e il racconto dei centri sociali. Gli appuntamenti si svolgeranno tra i Giardini Margherita, la Casa di quartiere Scipione dal Ferro e il Centro Polifunzionale Il Pallone.

Festival di Deriveapprodi: cinque giornate sugli anni ’90 per spiegare il presente

«La scorsa edizione ci siamo concentrati sugli anni ’80, quest’anno procediamo con i ’90. Pensiamo che conoscerli sia importante per capire le radici del nostro tempo e costruire una genealogia» ha spiegato Giuseppe Molinari. Il titolo del festival prende spunto da quello del primo incontro, quello di mercoledì ai Giardini Margherita. “Quando il futuro è finito. Gli immaginari del realismo fantascientifico”. Gli ospiti Gigi Roggero, Angelica De Palo, Maico Morellini e Silvia Tebaldi discorreranno su come questo genere abbia in un certo senso prefigurato la realtà. «Il festival è uno dei tasselli che compongono un progetto più ampio che la casa editrice ha per rivalutare gli anni ’80 e ’90: non considerarli come fratelli minori del decennio precedente che ha prodotto profondi cambiamenti sociali e politici in Italia e all’estero, ma come un periodo che ha generato importanti mobilitazioni e cambiamenti rilevanti».

Per farlo sono stati organizzati, ad oggi, diciassette incontri. Mercoledì alle 18 quello sul genere fantascientifico. Giovedì, alle 17.30, a trent’anni da Mani pulite e dalla nascita di una Seconda Repubblica con Alberto Burgio, Carlo Galli, Adelino Zanini, si parlerà dell’età del berlusconismo e della crisi della politica. Alle 21 un’approfondimento su “Bologna anni Novanta” tra movimenti studenteschi, centri sociali e l’arrivo del primo sindaco di centrodestra, con Valerio Monteventi, Roberto Panzacchi e Michele Ravagnolo. Il primo incontro, venerdì, sarà sulla musica dei Novanta, la fine del punk e l’ultimo grande decennio del rock indie e mainstream. Il relatore sarà Jadel Andreetto. Nella stessa giornata ci saranno altri tre appuntamenti. Prima, alle 16, con Fabrizio Bozzetti, scrittore e sceneggiatore di film e serie tv, si parlerà di cinema e letteratura; poi alle 17, Mariella Popolla aprirà un focus sulla golden age del porno e alle 18 Angelo Pasquino ricorderà come nel 1994 in un’edizione speciale di “Il Male”, giornale satirico che aveva chiuso dodici anni prima, fosse descritta la discesa di Berlusconi nell’arena politica anticipando anche alcuni eventi degli anni successivi.

Sabato, alle 11, Rita di Leo, Romeo Orlandi e Krystian Szakdowski indagheranno le ragioni che, dopo la caduta del muro di Berlino, hanno portato alla fine del socialismo e dell’ideologia in Europa lasciando spazio al capitalismo dominante. Seguirà un incontro con Emmanuel Rodíguez López dal titolo “Il modello spagnolo: dalla transizione al post-15M” alle 12.30. Alle 17. 30 Federico Zappino, Irene Villa e la sera Boyz n the Hood affronteranno il tema del gender e delle parole che provocano facendo riferimento alla teoria di Judith Butler. Poi ancora Amir Issaa parlerà di musica in particolare di hip hop e rap. La giornata terminerà con “L’incidente del futuro” e gli interventi saranno di Carla Pagliero, Francesco Spampinato ed Elvira Vannini.

Domenica la giornata inizierà alle 11 con Roberto Ciccarelli, Rossana De Simone, Elia Zaru che spiegheranno come si è passati dall’idea della fine della storia degli anni ’80 alla situazione mondiale attuale. Il titolo dell’incontro sarà “Tra guerra e impero”. Proseguendo con la politica Diego Giachetti e Michel Huysseune parleranno dell’attivismo politico delle minoranze nazionali e di quanto sia un fenomeno storicamente controverso, espressione di posizioni politiche molto diverse o addirittura contrapposte. In questo contesto verrà approfondita l’ascesa della Lega e di altri corrispettivi a livello internazionale. “L’esplosione della questione razziale” è il tema affrontato da Anna Curcio e Louisa Yousfi. Al centro c’è il mito degli «italiani brava gente», incurante dei crimini del colonialismo italico, e come ha iniziato a frantumarsi da quando il «Belpaese» è stato investito dalle migrazioni internazionali. Infine l’ultimo appuntamento sarà quello con Aldo Bonomi, Luca Casarini, Luca Perrone sui centri sociali: un fenomeno politico-sociale specifico degli anni Novanta, che ha coinvolto corpose minoranze giovanili negli spazi urbani e periferici e ha prodotto nuovi immaginari e linguaggi.

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