Un vero e proprio paradiso dei nerd, con collezioni di 400 flipper, 200 consolle arcade, due musei e un patrimonio storico di videogame, ma che rischia di chiudere. È il Bologna Nerd Park, uno spazio di 500 metri quadrati, frequentato da 1700 soci a Bologna, in via Vittoria, proprio di fronte al Mast. Un punto di riferimento per la cultura nerd, gestito da tre associazioni, che rischia di perdere la propria casa perché a giugno prossimo il locale verrà messo all’asta. Per questo oggi gi animatori del centro rinnovano l’appello al sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

L’appello per salvare il Nerd Park

Il Bologna Nerd Park nasce nel 2018 dopo la chiusura di Oz in via Stalingrado. Insert Coin, Tilt e Bologna Nerd, le tre associazioni che lo gestiscono, hanno creato uno spazio intergenerazionale, frequentato da bambini, ragazzini, genitori e nonni, tutti attratti da videogiochi, flipper e giochi da tavolo di ogni generazione.Nei due musei presenti si trovano pezzi unici della storia del videogioco che attirano a Bologna anche visitatori dall’estero.

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Bologna Nerd Park

Tutto ciò rischia di sparire a giugno prossimo, quando i locali verranno messi all’asta. La proprietà dell’immobile, infatti, è fallita e il rischio per le tre associazioni, tutte senza scopo di lucro e animate da volontari, è di non avere la somma necessaria per aggiudicarsi lo spazio.
Bologna Nerd Park, però, non è rimasta con le mani in mano e, per prepararsi all’appuntamento dell’asta, ha lanciato un crowdfunding che ha raggiunto somme insperate, ma comunque senza la garanzia di riuscire ad aggiudicarsela.

L’appello di oggi, però, è rivolto alle istituzioni, in particolare al sindaco di Bologna Matteo Lepore, per chiedere di valorizzare il lavoro sociale e il patrimonio storico del Nerd Park.
«Abbiamo già avuto alcuni incontri, che però non hanno portato a soluzioni concrete», racconta ai nostri microfoni Nicolò Mulas di Insert Coin. La richiesta è quella di uno spazio in città per poter far continuare l’esperienza.

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