In sala al Cinema Galliera arriva My Foolish Heart di Rolf van Eijk, in prima visione esculsiva in collaborazione con Bologna Jazz Festival, ospite in sala Vanni Masala – giornalista, scrittore e membro del consiglio direttivo del Bologna Jazz Festival.
Il cinema racconta la storia di uno dei maledetti del jazz
Il film è dedicato alla tormentata storia di Chet Baker, jazzista, cantante e grande ispirazione per il mondo del cinema, «bello come James Dean e maledetto come Arthur Rimbaud» lo descrive Masala. La vita di Chet Baker si è conclusa con una morte alquanto misteriosa, una notte di maggio ad Amsterdam. Il corpo del leggendario trombettista viene trovato sotto la finestra della sua camera d’albergo, ma non è chiaro se si tratti di suicidio, di omicidio o di un fatale incidente.
La storia di van Eijk si apre su questo capitolo finale di Baker per poi tentare di capire cosa possa essere successo tramite il detective Lucas, che ripercorrerà i momenti della storia del jazzista finendo irrimediabilmente davanti alle zone d’ombra della sua stessa vita. Non è la prima volta che il cinema si interessa alla figura di Chet Baker, bisogna infatti ricordare a riguardo il grande ritratto che gli è stato fatto dal regista e fotografo Bruce Weber con il film Let’s Get Lost.
«La vita di Chet è una vita disperata, senza contorni precisi, la sua enorme capacità artistica doveva fare i conti con la vita da tossicodipendente da strada» spiega Masala, questa sua dipendenza condizionò la sua esistenza a tal punto da non abbandonarlo mai neanche nella morte, essendo proprio no dei principali motivi che portano ad interrogarsi su cosa sia successo veramente quella notte di maggio.
Celebrare Baker è quasi un dovere per Bologna che lo adottò in uno dei momenti più difficili della sua vita, regalandogli una culla per il suo jazz dove è sempre stato accolto come il grande genio musicale che era.
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