Dopo una seconda edizione interamente online Ce l’ho Corto Film Festival torna in forma ibrida dal 24 al 28 novembre. Sono 60 i titoli in programma per la terza edizione del Festival organizzato da Kinodromo e Inside Porn a cui il pubblico potrà assistere in presenza dal 24 al 27 novembre al TPO di Bologna (via Casarini 17/5) con ingresso ad offerta libera, e online sulla piattaforma streaming OpenDDB (dove sarà disponibile una selezione dei cortometraggi delle sezioni Ce l’ho Corto, Kinocorto, Animazione e Ce l’ho Porno).

Il programma del Ce l’ho Corto Film Festival

Novità assoluta di questa edizione è la nuova location che per gli eventi in presenza sarà il TPO, storico centro culturale di Bologna capace di ricreare un’atmosfera informale e underground perfetta per accogliere questo Festival. Anche in concorso vengono accolte novità infatti viene introdotto Video Killed The Radio Star con dieci videoclip musicali, che va ad ampliare le quattro sezioni già esistenti: Ce l’ho Corto per cortometraggi della durata massima di 15 minuti realizzati da registi emergenti under30 e non ancora distribuiti, Kinocorto per cortometraggi della durata massima di 20 minuti realizzati da autori nazionali e internazionali, Animazione e la sezione OFF Ce l’ho Porno è a cura del collettivo Inside Porn dedicata all’esplorazione delle sessualità e dei corpi con una selezione di cortometraggi pornografici, espliciti ed erotici prodotti dal 2018 ad oggi.

Ad aprire il programma mercoledì 24 novembre alle h. 18 sono due corti della sezione Animazione: Vanishing di Silvia Gariglio brevissimo corto, solo 34 secondi, e Horacio della francese Caroline Cherrier. Grande spazio durante la serata è dedicato alla sezione Ce l’ho Corto, cuore pulsante del Festival. A chiudere la serata una selezione di Kinocorto con protagonisti: The cloud is still there di Mickey Lai; Jihad Summer Camp di Luca Bedini; Radio Freedom di Ismar Vejzovic e Bafl Sarhang; e molti altri.

Giovedì 25 novembre dalle ore 18 la programmazione riparte con una selezione di Ce l’ho Corto con Cose da uomini di Silvia Cadoni, storia della ventenne Ludovica che sogna di diventare arbitro; e In Kazakistan non c’è il mare di Isabella Gallo, storia di Ray Kaminsky, disegnatore cinico e depresso, e Dio impersonificato qui da una ragazzina menefreghista e strafottente, noncurante del destino dell’uomo. La seconda parte della serata sarà dedicata invece alla sezione OFF Ce l’ho Porno curata dal collettivo Inside Porn.

Anche venerdì 26 si riempie di corti fino alle ore 21 quando poi la serata sarà dedicata a Sound On, l’evento di sonorizzazione organizzato in collaborazione con Fondazione Gramsci Emilia Romagna in occasione del centenario della nascita del Pci. Giacomo Manzoli (docente dell’Università di Bologna) e Enrico Pontieri (responsabile dell’archivio e della biblioteca Fondazione Gramsci Emilia – Romagna) introdurranno la proiezioni di quattro corti provenienti dall’archivio Fondazione Gramsci Emilia – Romagna e conservati dalla Cineteca di Bologna che saranno sonorizzati dalla musicista, cantante e dj italiana Tullia Benedicta.

A chiudere la terza edizione del Festival sabato 27 novembre la nuova sezione Video Killed The Radio Star. Alle 15.30 si comincia con Talk Short l’appuntamento che Ce l’ho Corto Film Festival dedica all’industria del cortometraggio e che quest’anno propone al pubblico un panel che tratta il tema del rapporto tra musica e immagini nel videoclip.

Per maggiori informazioni sul programma visita il sito, per lo streaming del festival visita il festival OpenDDB.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MADDALENA BIANCHI:

Un pezzo importante di questo Festival è la sezione OFF Ce l’ho Porno curata dal collettivo Inside Porn, a cui sarà dedicata l’intera seconda parte della serata di giovedì 25. A fare da fil rouge in questa edizione è il concetto di gamification: in un’epoca in cui la sessualità viene ancora vista come un taboo, il collettivo propone di riappropriarsene sotto la bandiera del gioco e dell’ironia. I dieci cortometraggi internazionali selezionati quest’anno parlano dunque di sessualità sotto uno sguardo sexpositive, dove a essere dominante è proprio la voglia di sperimentare attraverso il corpo e la fantasia, il gioco erotico, il linguaggio ironico. In programma Baby dell’artista queer cine-caucasicə, Evie Snax il cui linguaggio cinematografico spazia dal collage alle GIF passando per pratiche sociali. La giocosità è anche il punto di partenza per Natianal Pornographic, corto dai colori sgargianti e temi educativi dell’attivista sex-positive con base a Roma Diego Tigrotto. A chiudere la serata di proiezioni l’incontro con Inside Porn che insieme a Diego Tigrotto (regista del corto NatiAnal Pornography in selezione), Lucio Massa (produttore del corto in selezione Waiting di Morgana Mayer e organizzatore dell’Hacker Porn Film Festival), e Alithia Maltese (insegnante di bondage giapponese, divulgatrice e giurata della Sezione) commenteranno corti portando all’attenzione del pubblico nuovi spunti di riflessione sulla sessualità e le sue rappresentazioni.

ASCOLTA IL CONTRIBUTO DI MARIA GIULIA GIULIANELLI: