Forlì, Teatro Mazzini, ore 17:30 MixMonk: Robin Verheyen, sassofoni; Bram de Looze, pianoforte; Joey Baron, batteria

Castel Maggiore (BO), Teatro Biagi D’Antona, 17:30 LUIGI LAI e S’ARD Sarreppiccu, i suoni del vento e del mare”: Luigi Lai, launeddas; Mauro Mibelli, chitarra, mandoloncello; Paolo Brandano, fisarmonica; Gian Pietro Carta, sax soprano; Nicole Ruzzittu, voce

Bologna, Bravo Caffè, ore 22 Francesco Cavestri Trio: Francesco Cavestri, pianoforte; Riccardo Oliva, contrabbasso; Joe Allotta, batteria

il protagonista …

Joey Baron è nato il 26 giugno 1955 a Richmond Virginia. Quando aveva nove anni, ha imparato da autodidatta a suonare la batteria. Da adolescente, ha suonato in gruppi rock e gruppi jazz dixieland e ha avuto la sua prima opportunità di concerto all’età di 13 anni quando il batterista abituale del pianista BJ Doyle si è ammalato e lei ha capito che era un custode dopo pochi minuti. Dopo il liceo, ha trascorso un anno al Berklee College of Music. Si è trasferito a Los Angeles all’inizio degli anni ’70 e ha intrapreso la carriera professionale, suonando con Carmen McRae e Al Jarreau. Ha lavorato come batterista freelance e musicista di sessione con Chet Baker, Stan Getz, Dizzy Gillespie e Hampton Hawes

Nel 1982 si trasferì a New York City e si unì al chitarrista Bill Frisell, con il quale suonò spesso per tutta la sua carriera. Ha anche suonato in gruppi con Red Rodney, Fred Hersch, Enrico Pieranunzi e Marc Johnson. A partire dalla fine degli anni ’80, è diventato una parte importante della scena jazz d’avanguardia quando ha suonato regolarmente alla Knitting Factory, ha registrato con la cantante Laurie Anderson e ha iniziato una lunga collaborazione con John Zorn. Per diversi anni ha partecipato ai progetti di Zorn Naked City e Masada

Baron ha contribuito a Outside (1995) di David Bowie. Bowie avrebbe poi elogiato Baron, affermando: “I metronomi tremano per la paura, è così fermo

KRIS DEWITTE

Sapori, colori, profumi, le immagini si fanno musica. La musica evoca scenari, pensieri, versi, si fa poesia. Le arti fluiscono in un unico ritratto dipinto con le dita, dove il chiaroscuro è una nota suonata dolcemente sulla corda più lenta. questo è Sarreppiccu, i suoni del vento e del mare…

Il progetto “SARREPPICCU, I SUONI DEL VENTO E DEL MARE” vuole realizzare il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna e le sue interrelazioni e influenze in particolare dell’area mediterranea, celtica ed irlandese.

Le prime note di solito sono quelle che attraggono. Ogni musicista lo sa: basta ascoltare i primi minuti del progetto SARREPPICCU 2022 per sentire il ‘meglio’. Siete predisposti all’esperienza, così vi fate subito un’idea di ciò che l’artista considera rappresentativo di sé stesso. Le prime note nascondo altre note, poi altre ancora, e man mano che le vai scoprendo ti chiedi come mai queste ultime non siano le prime.

Francesco Cavestri nasce a Bologna nel 2003. Si avvicina alla musica all’età di 6 anni, studiando pianoforte classico e imparando a conoscere giganti della musica jazz come Miles Davis e Bill Evans. Dopo le scuole medie musicali già 13 anni viene ammesso all’indirizzo jazz del Conservatorio GB Martini di Bologna e a soli 15 supera la selezione per entrare al corso Accademico tra le eccellenze sotto la guida del Maestro Teo Ciavarella, frequentando contemporaneamente il liceo classico Galvani con profitto. La sua musica si ispira ai giganti del jazz e del soul, passando per le radici dell’hip-hop e della fusion, fino ad arrivare all’incontro col suo produttore artistico Massimo Tagliata che porterà a realizzare il suo primo album che raccoglie quelle che sono le sue grandi ispirazioni arricchite da incontri internazionali con dei grandi della musica jazz come Herbie Hancock e Cory Henry, e collaborazioni con artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Silvia Donati e Roberta Gentile. Una contaminazione questa che fa tesoro proprio delle esperienze oltreoceano di Cavestri, dove ha avuto l’occasione di esibirsi in jam session a New York in contesti d’eccellenza come il Fat Cat, lo Smalls Jazz Club, Il Groove e lo Zinc Jazz Club e che in seguito lo hanno portato a superare la selezione per la Summer School Berklee College of music di Boston, perfezionando lo studio del pianoforte, produzione e design di musica elettronica sotto la guida di musicisti  e coaches internazionali.