Da oggi al 27 gennaio Bologna accoglierà il progetto “Sassolino”, una produzione del Teatro del Baraccano in collaborazione con Perséphone ETS e La Baracca|Testoni Ragazzi che mescola quattro ingredienti fondamentali: memoria, teatro, musica e una mostra. Il progetto prende vita in occasione della Giornata della Memoria, commemorando il massacro di ebrei nel bosco di Paneriai, in Lituania, durante l’occupazione tedesca.

“Sassolino”, in scena nella Giornata della Memoria il ricordo del massacro di ebrei in Lituania

Il nucleo del progetto “Sassolino” si articola in due componenti complementari: uno spettacolo di teatro e musica e una mostra, entrambi ispirati all’omonimo albo illustrato di Marius Marcinkevičius.
Lo spettacolo, diretto da Bruno Cappagli, sarà in scena al Teatro del Baraccano il 26 gennaio alle 20.30 e il 27 gennaio alle 17.30. La storia, ambientata durante l’occupazione tedesca della Lituania, segue i protagonisti Eitan e Rivka, due bambini che giocano con il loro aquilone in un contesto di dolore e oppressione. La narrazione, affidata a due narratori, si intreccia con le emozionanti esecuzioni musicali dell’Orchestra del Baraccano, diretta da Giambattista Gioccoli, che presenta brani di Arnold Schoenberg e Darius Milhaud, entrambi compositori di origine ebraica.

Parallelamente, la mostra “Sassolino”, ideata e curata da Vincenza Maugeri, è allestita alla Manica Lunga di Palazzo D’Accursio fino al 4 febbraio. Attraverso 20 pannelli, l’esposizione offre uno sguardo approfondito sulla storia raccontata nello spettacolo, arricchendo l’esperienza complessiva con le suggestioni visive delle illustrazioni di Inga Dagilė.

Il progetto “Sassolino” si propone di sensibilizzare il pubblico, in particolare i giovani, alla tragica storia della Shoah in Lituania. Nella Belfiore del Teatro del Baraccano e Vincenza Maugeri sottolineano l’importanza di rendere accessibile questo avvenimento storico a un vasto pubblico attraverso linguaggi artistici diversi. Attraverso la musica, la drammaturgia e il percorso espositivo, il progetto mira a stimolare la conoscenza, la riflessione e una rinnovata sensibilità nei confronti delle pagine tragiche della storia.

Di qui il detto di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario». Proprio in questo solco il progetto, con la sua varietà di linguaggi artistici, offre un percorso graduale e delicato di scoperta e consapevolezza su quanto è accaduto al popolo ebraico nella Lituania occupata dai nazisti, contribuendo così a una comprensione più profonda della nostra storia condivisa.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIAMBATTISTA GIOCCOLI: