Ci sarà il sociologo e politologo Marco Revelli, ma anche l’economista Clara Mattei insieme all’artista Moni Ovadia, all’ex ambasciatrice Elena Basile e all’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico e tanti altri.
Un gruppo di studiosi si dà appuntamento domani a Roma, nella sede del Cnr, per un convengo dal titolo eloquente: “Fine dell’austerità e nuovo intervento pubblico: un’ipotesi di governo”.

Austerità: il convegno di chi si oppone al modello imposto dal neoliberismo

Il convegno, che è possibile seguire anche online, parte da un presupposto: le politiche europee di austerity, che hanno raggiunto il picco in seguito alla crisi economico-finanziaria del 2008, non sono affatto finite, nonostante la stessa Ue abbia ammesso il loro fallimento.
Al contrario, il neoliberismo è ancora la ricetta che guida la classe politica e ne determina la subalternità all’oligarchia finanziaria, imponendo privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e ai servizi e provocando sfruttamento e un peggioramento delle condizioni di vita delle persone.

Gli studiosi che animeranno il convegno prendono atto che in Italia non esiste una forza politica, almeno nell’arco parlamentare, che incarni un’idea alternativa, un anti-liberismo che proponga una visione diversa, in cui il pubblico possa giocare un ruolo centrale e non prestare il fianco alla finanza predatoria.
Di qui, come spiega ai nostri microfoni Gianluigi Trianni, che nel convegno svolgerà l’intervento intitolato “Lotta di classe nella sanità”, l’idea di mettere insieme studiosi non allineati che possano confrontarsi su una diversa “ipotesi di governo”, come si legge nello stesso titolo dell’evento.

Gli interventi toccheranno molti temi. Oltre alla sanità, infatti, si parlerà di ambiente, politiche industriali e lavoro, democrazia, cultura, geopolitica e conflitti, mezzogiorno, informazione, fisco, welfare e giustizia.
Un vero e proprio programma di governo alternativo non solo nominalmente, ma a livello programmatico e valoriale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A GIANLUIGI TRIANNI: