Il Comitato Per L’Alternativa al Passante Nord rimane deluso dalla nuova proposta dei sindaci di Castenaso, Granarolo, Castel Maggiore, Argelato, Calderara e Comuni limitrofi, che hanno trovato un accordo su un tracciato alternativo da 38,8 km in risposta al “passantino” a 32,7 proposto a fine agosto. Si tratta di un tracciato molto simile all’originario e sembra soltanto un passo indietro.

Ieri alla Festa di Granarolo per il Comitato Per L’Alternativa Al Passante Nord è stato un successo: “siamo stati subbissati da centinaia di persone che chiedevano delucidazioni ma tutti a dire basta strade”. La posizione del comitato continua a essere quella del dialogo costruttivo per l’alternativa. Ma purtroppo dopo il nuovo accordo tra i Comuni della cintura su un nuovo tracciato, che tanto somiglia al progetto del passato, nel comitato si respira delusione. Una delusione che dipende dall’atteggiamento della politica istituzionale: “I politici si riempiono la bocca con la città metropolitana. Basta con questa politica che vola. La gente oggi ha problemi ad arrivare alla fine del mese, la benzina costa. La gente fa dei giri pazzeschi in macchina per l’incapacità politica di risolvere i problemi. E’ questo ciò che ci ha ferito” afferma Gianni Galli del Comitato Per L’Alternativa Al Passante Nord.

“Noi non siamo contro le grandi opere. Siamo un comitato che propone e discute con i cittadini, invitiamo i sindaci. E’ strumentalmente diverso il nostro approccio. O la politica fa un passo avanti o ci perdiamo tutti – continua Galli –  Se la politica si ravvede noi non diremo mai che abbiamo vinto, diremo che ha vinto semplicemente il buon senso”. Quella per le opere utili e veloci è una battaglia politica per il ridimensionamento delle spese e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Infatti l’attività di sensibilizzazione del comitato sta andando avanti: “Noi facciamo informazione e lo faremo a Funo d’Argelato con un dibattito: opinioni a confronto, dati, discussioni e che venga fuori l’informazione, non che giri soltanto nelle segrete stanze”

Selene Cilluffo