Nasce FUORI!, un Festival sperimentale dedicato allə adolescenti che attraverso performance, azioni pubbliche, installazioni, talk e proiezioni negli spazi pubblici di Bologna si pone domande sul futuro dei più giovani e sul rapporto tra le generazioni. Evocativo in tal senso è proprio lo slogan che promuove gli eventi, che si terranno dal 6 all’11 giugno: Che cosa succede quando lə ragazzə prendono il potere?

Le performance in programma nel festival

Il festival, specifica la curatrice della rassegna Silvia Bottiroli, non raccoglie semplicemente gli esiti di percorsi laboratoriali con lə adolescenti, bensì mette in scena rassegne di opere d’arte di artistə della scena internazionale che hanno lavorato con persone giovani non professioniste. Grazie alla collaborazione con il Comune di Bologna ed Emilia-Romagna Teatro ERT, FUORI! presenterà dunque eventi con nomi del calibro di Giorgina Pi con la performance Lucciole, Samara Hersch con Body of Knowledge e Carolina Bianchi y Cara de Cavalo con l’azione pubblica Percurso. Le esperienze spazieranno da conversazioni anonime e telefoniche tra spettatori e adolescenti, come nel caso di Body of Knowledge, alla poetica della sorellanza e del transfemminismo – messa in scena da Percurso – arrivando fino alla rielaborazione contemporanea del pensiero catastrofico e anticapitalista di Pasolini proposta da Lucciole.

La rassegna occuperà diversi spazi pubblici di Bologna, secondo l’intenzione programmatica di riappropriarsi del centro della città facendo teatro in luoghi che non sono teatro. L’obiettivo è fare un lavoro definito dal direttore di ERT Walter Malosti “capillare”, spaziando da tematiche come la violenza sistemica di genere, l’identità non binaria, la sessualità, il rapporto tra corpo e spazio pubblico e la dimensione politica. Un ulteriore tema, aggiunge Bottiroli, è l’autorità – non nella classica accezione del termine, bensì in un significato più affine a quello di autorevolezza: come scrive la filosofa femminista Luisa Muraro, autorità «significa poter essere potenti senza i mezzi del potere» ed è qualcosa di relazionale, ovvero di accordato tra due parti. «Ci sembrava una questione fondamentale nel rimettere in asse il rapporto tra mondo adulto e adolescenti, in un progetto come questo», sottolinea la curatrice.

FUORI! sarà inaugurato il 23 maggio con un incontro all’Arena del Sole con il filosofo Paul B. Preciado, per presentare il suo ultimo libro Dysphoria Mundi: «È stata la ricerca di una voce che, sebbene molto specifica, tenesse insieme lo spirito del lavoro che abbiamo fatto», racconta Bottiroli. «In quel testo, Preciado scrive che “l’ottimismo è una metodologia”. La trovo una frase molto bella, che trasmette il senso di volere immaginare degli “inizi di mondo” nonostante le narrazioni catastrofiche in cui le persone più giovani sono cresciute immerse». Confidando nel fatto che la creazione artistica sia la creazione di un’origine, FUORI! si propone di fare esattamente questo: collocarsi in una posizione che sia all’inizio di una narrazione, e non alla sua fine.

Il programma completo del festival è qui.

ASCOLTA L’INTERVISTA CON SILVIA BOTTIROLI:

Chiara Scipiotti