Nonostante Place de la République sia stata sgomberata dal presidio permanente, continuano le proteste degli studenti francesi contro il Jobs Act del governo Valls. La lotta, nella sola capitale, coinvolge 50 licei su 100, ma il numero è in crescita. Il governo ha incontrato alcuni esponenti del movimento #NuitDebout, ma le manifestazioni proseguono. Il 28 aprile è prevista una nuova occupazione.
Il movimento #NuitDebout non è intenzionato a fermarsi. Da oltre un mese gli studenti francesi stanno protestando contro i provvedimenti annunciati dal governo di Manuel Valls, in particolare contro il Jobs Act alla francese.
Il presidio permanente, 24 ore al giorno, in Place de la République è stato sgomberato lunedì scorso, ma durante il giorno la piazza parigina continua a riempirsi di manifestanti.
Oltre che nella capitale francese, le proteste si sono svolte in altre città, come Lione e Nantes, specialmente in quelle con una forte presenza di giovani.
“Nella sola Parigi – racconta ai nostri microfoni Diego, studente diciasettenne di origini italiane – sono una cinquantina su 100 i licei che hanno aderito alla protesta, ma il numero è in costante crescita“.
Nel corso delle numerose manifestazioni non sono mancati gli scontri e le cariche delle forze dell’ordine, ma ciò non ha intimidito gli studenti ed ha costretto, secondo Diego, il primo ministro francese ad incontrare una delegazione di manifestanti.
Nemmeno la paura del post attentati e lo stato di emergenza proclamato da François Hollande sono serviti a dissuadere i manifestanti, che annunciano che le proteste proseguiranno. In particolare, per il 28 di aprile sono previsti nuovi cortei e una nuova occupazione permanente della piazza sgomberata.