Uscirà il prossimo 17 Settembre per la Blue Note Records, la terza produzione discografica di Gregory Porter, “Liquid Spirit”

Gregory Porter: La recensione di Liquid Spirit

Quattordici tracce che ne sono certo, porteranno l’artista californiano ai vertici delle classifiche di vendita Jazz ed  R & B. Attendevo l’uscita di questa terza prova come il pane, da tempo seguo con interesse Gregory Porter, tanto da averlo candidato per il 2012 tra le mie personali preferenze per il “Radio Città Fujiko Music Award” come album dell’anno con la precedente produzione “Be Good”.

Erano anni che non si sentiva un vocalist Jazz di questa levatura, la sua voce, unitamente ad un arte interpretativa facilmente identificabile, fanno dell’artista californiano un nuovo maestro del conteporary vocal Jazz. In Liquid Spirit, dieci sono i brani che vedono il nostro alla composizione. Come nelle precedenti produzioni, ritroviamo intense rivisitazioni come la splendida ” I Fall In Love Too Easily” e poi ancora, un ricordo dell’indimenticabile Abbey Lincoln con il brano ” Lonesome Lover” e un successo di Ramsey Lewis dal titolo The “In” Crowd.

Anche In Liquid Spirit, Porter è supportato in studio dagli stessi musicisti delle prove precedenti, ritroviamo il pianista Chip Crawford,Il batterista Emanuel Harrold, il bassista Aaron James, ai sassofoni si confermano Yosure Sato e Tivon Pennicot. Porter ci consegna una produzione discografica condensata di un lirismo intriso di passione e poesia, un grande album che può fare da sfondo alle vostre serate autunnali, da ascoltare  sorseggiando dell’Aglianico Del Vulture che ben si coniuga con il grande jazz e la passione in genere.

Gregory Porter, Dopo un grande esordio con ” Water” e il successivo ” Be Good”, ci consegna la definitiva conferma che ci troviamo di fronte ad un grandissimo artista, che molto probabilmente ci accompagnerà con la sua arte per i prossimi anni.

Imprescindibile

Salvatore Titolo