«È indecoroso». Così Elena Veronesi, cittadina di Valsamoggia che nel luglio di due anni fa ha perso la propria sorella Laura, attivista ed ex segretaria di Rifondazione Comunista a Bologna, denuncia la situazione di degrado che ciclicamente si presenta nel cimitero di Valsamoggia. O meglio: nelle due aree cimiteriali presenti nel territorio comunale: una a Crespellano e una a Calcara.
Le erbacce arrivano a coprire le tombe e le lapidi dei defunti e, come testimoniano le immagini, si ha l’impressione di trovarsi in un cimitero abbandonato.
Degrado nei cimiteri di Valsamoggia: la denuncia di una cittadina
«Qualcuno dirà che la situazione si è prodotta per le abbondanti piogge delle settimane scorse – osserva Veronesi – ma la stessa storia si ripresenta ciclicamente, anche nell’estate 2023 quando ci sono stati mesi siccitosi».
In altre parole, i cimiteri di Valsamoggia non vengono manutenuti con costanza e gli interventi di pulizia e sfalcio si verificano solo dopo che i cittadini arrabbiati sollecitano l’Amministrazione comunale. «Se fosse stata una situazione occasionale non avrei fatto una denuncia pubblica, è un problema che si verifica ogni tre mesi», osserva la cittadina.
Veronesi ha più volte segnalato il problema all’Amministrazione e, dalle informazioni reperite dagli uffici, non c’è alcun appalto a ditte esterne per la manutenzione dei cimiteri, i lavori sono in capo agli operai comunali.
«Sono situazioni che portano vilipendio oltre che alla memoria, anche all’onorabilità e al rispetto della cittadinanza – commenta Veronesi – Mi sono trovata in diverse situazioni a non riuscire a trovare la tomba in cui è sepolta mia sorella». Un problema che rappresenta anche un pericolo per le persone anziane che si recano al cimitero, dal momento che potrebbero inciampare.
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