Dal 5 luglio al 9 settembre torna Emilia Romagna Festival per un’edizione contro barriere e confini. 48 concerti in 30 differenti locations in tutta l’Emilia Romagna e un “viaggio attorno al globo” con tanti artisti internazionali.

Un festival all’insegna della libertà creativa

Torna per la sua XXII edizione l’Emilia Romagna Festival con un viaggio lungo 48 tappe dislocate in 30 locations diverse in Emilia Romagna. Dal 5 luglio al 9 settembre, anteprima del festival il 21 giugno con il chitarrista Davide Prina, l’edizione di quest’anno vuole superare confini e barriere per dare spazio alla libertà creativa e interpretativa dei grandi artisti internazionali che si esibiranno. Emilia Romagna Festival promette una stagione che spazia tra i generi, dalla classica al jazz, dall’antico al contemporaneo per arrivare alle tendenze musicali più innovative.

Ute Lemper, Hermeto Pascoal, Paolo Fresu, Richard Galliano, Federico Mondelici, I Solisti Aquilani sono solo alcuni dei grandi nomi che compaiono nel cartellone dell’edizione 2022 del festival che attraverseranno luoghi suggestivi della regione. (QUI il programma completo). Massimo Mercelli, direttore artistico di Emilia Romagna Festival, afferma che il “fil rouge” di questa ventiduesima edizione è la fiducia nella musica come potere universale in cui gli artisti sono testimoni di una comunità possibile, estesa nel tempo e nello spazio «la musica non ha barriere, la musica e l’arte la esprimiamo in tutti gli angoli del globo e in tutte le tipologie».

Massimo Mercelli disegna ancora una volta traiettorie musicali che generano quasi cinquanta concerti, tasselli di un mosaico che ha una tensione universale, un atlante dei linguaggi musicali che propone un’umanità multiforme capace di superare sè stessa. Custodire — i grandi artisti di oggi sono testimoni e custodi del passato — e in parte tradire questo stesso passato è un compito affidato anche ai nuovi talenti: quest’anno Emilia Romagna Festival mostra nel dialogo fra le generazioni un segno d’identità evidente, in programmi di concerti che citano sempre i grandi autori classici ma senza lasciarli soli nelle loro epoche. I live si terranno tra le provincie di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara, le sedi del Festival, come sottolinea Mercelli, sono luoghi storici, alternativi: non poteva essere altrimenti per una manifestazione così radicata, importante, parte integrante del territorio emiliano- romagnolo.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO MERCELLI:

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