Ieri sera con Dromi e In the process of… di Zoi Dimitriou ultimo appuntamento settimanale con la danza contemporanea greca ai Teatri di vita di via Emilia Ponente

Si è chiuso ieri sera il Festival Cuore di Grecia, che con spettacoli di danza, la lettura di lettere provenienti dalla penisola ellenica e proiezioni cinematografiche ha animato le serate di luglio dei Teatri di vita. Le ultime due performance ad andare in scena sono state Dromi e In the process of…, ideate ed interpretate da Zoi Dimitriou. Quasi una il contraltare dell’altra. Dromi infatti è un assolo dal sapore orientaleggiante sulla sottile linea di confine che corre fra la libertà e la solitudine, la storia di un uomo solo su di un’isola alla continua ricerca dell’Altro di cui rimangono solo le tracce, impronte sbiadite sulla sabbia. Si può chiamare casa un luogo dove si vive una vita che non si può condividere con nessuno? In the process of…, l’ultima delle prime nazionali di danza del Festival, parla al contrario di comunicazioni e di relazioni fra individui. Una performance fatta di intermezzi in cui i danzatori, da soli o in coppia, ci mostrano vari stati d’animo, rabbia, disagio, timidezza, passione, per poi ritrovarsi alla fine a danzare insieme quello che sembra a volte un duetto a volte un duello, al culmine del cortocircuito fra razionalità e irrazionalità che domina la nostra vita quotidiana.

Federica Pezzoli

Zoi Dimitriou ha studiato danza presso la Trisha Brown Company di New York e presso il Laban Centre di Londra. Come danzatrice ha lavorato con numerosi coreografi, da Kirstie Simson a Felix Ruckert, da Melanie Clarke a Siobhan Davies. Come coreografa indipendente ha creato opere per sé e per diversi teatri. Recentemente è stata selezionata in diversi progetti di residenza e creazione internazionale. Nel 2010 ha vinto il CfC Award (Choreography for Children).