Il Parlamento Europeo ha condotto un’inchiesta per dare trasparenza alle dinamiche decisionali del ristretto gruppo della Troika. Il parlamentare europeo dei Verdi/RPS, François Alfonsi, spiega, ai nostri microfoni, le ragioni della scelta.
L’impressione che si ha pensando alla Troika (il gruppo Formato da Commissione Europea, Bce e Fmi), è che a prendere decisioni ci sia chi non rappresenta la volontà dei popoli europei. Queste impressione si fa più forte quando le decisioni della Troika influiscono in maniera determinante sulla sopravvivenza delle economie dei paesi membri, come è successo, ad esempio, in Grecia.
Probabilmente anche per questo motivo, il Parlamento Europeo, rappresentazione plastica del voto dei cittadini europei, ha deciso di condurre un’inchiesta sui membri del gruppo e sui governi nazionali. I risultati dell’inchiesta, che saranno resi noti a breve, dovrebbero portare un pò di trasparenza nelle decisioni di un così ristretto gruppo di persone, e rafforzare l’istituzione democratica parlamentare.
“Il sistema di solidarietà finanziaria messo in campo dall’Europa, che permette una maggiore sorveglianza dei meccanismi che hanno provocato le difficoltà economiche, ha il problema di appoggiarsi su relazioni non democratiche. Il problema è che questo sistema di Troika è imposto dai paesi economicamente più forti. Ci sono paesi che hanno sì bisogno di un cambio di rotta, ma con condizioni più accettabili per la popolazione, e meno penalizzanti sul piano dello sviluppo economico.” dice ai nostri microfoni François Alfonsi, membro francese del parlamento, eletto con i Verdi/RPS.
“Ci sono -continua Alfonsi- politiche europee che il Parlamento europeo non ha neanche il diritto di visionare. Siamo in uno stato nel quale i paesi più forti, nello specifico la Germania, dominano il dibattito e l’espressione del sistema democratico europeo è messo da parte. Dunque è davvero una questione essenziale, perchè le scelte economiche operate da quanti si arrogano la totalità dei poteri sono scelte che mettono in pericolo la vita stessa dell’Europa.Se le popolazioni, che oggi sono messe in difficoltà dalla Troika diventano sempre più antieuropee, è la stesso progetto europeo a essere in discussione.”
“Serve un equiilbrio democratico e politico. L’equilibrio economico non si nega, è necessario, ma il solo discorso economico è un discorso fasullo. Si deve garantire la coesione sociale tra i differenti cittadini europei. Il pilastro democratico dell’Unione è il Parlamento europeo. La Troika è qualcosa che sfugge completamente alla logica democratica e al sentire dei popoli.” conclude il deputato corso François Alfonsi.