Nuovi linguaggi del contemporaneo, recenti produzioni di cinema per la danza, creazioni di realtà virtuale e aumentata, film a 360°, esperienze immersive e multimediali, incontri pubblici con artisti ed esperti del settore. Questo è il primo atto di ZED, Festival Internazionale Videodanza, arrivato alla sua sesta edizione e che vede coinvolti 50 artisti provenienti da tutto il mondo. Il Festival è organizzato da Compagnia della Quarta e diretto da Mario Coccetti.
L’anteprima del Festival si svolgerà mercoledì 26 giugno dalle 18 alle Serre dei Giardini Margherita: una serata speciale dedicata all’uso della videodanza nella produzione di spot pubblicitari e videoclip.
Il programma dei cinque giorni dei Zed, Festival Internazionale Videodanza
Il primo atto di ZED, che si svolgerà dal 3 al 7 luglio, è dedicato alla programmazione artistica. «Il festival concentra la sua attività sulla videodanza e sulla relazione fra corpo danzante e schermo» racconta il direttore artistico Mario Coccetti.
Proprio partendo dalle possibili relazioni fra corpo e realtà virtuale, si è deciso di puntare in questa sesta edizione sull’interattività: ci saranno diversi progetti in cui «il pubblico può rapportarsi in maniera diretta con l’opera. Una realtà virtuale che entra sempre più in connessione con il reale, che supera la linearità del tempo e dello spazio, che genera nuovi orizzonti creativi al fine di liberare lo spettatore dalla staticità dello sguardo e proiettarlo in una multivisione dell’opera».
Un esempio in questo senso dei tanti che si scopriranno nei cinque giorni del I atto del festival è Dazzle, dei londinesi Ruth Gibson e Bruno Martelli; si tratta di una complessa installazione multidimensionale che si distingue per la sua innovativa sperimentazione capace di integrare immersività, fashion design, danza e storia dell’arte. Si tratta di una rivisitazione in realtà mista di un ballo in maschera nel Chelsea Arts club della Londra del 1919.
Alla Danza in XR, ovvero in realtà estesa, la sezione del festival dedicata alla forme d’arte che si esprimono attraverso il corpo danzante e le tecnologie immersive di realtà virtuale e realtà aumentata, si affiancano la Sezione Proiezioni, ovvero cinque serate di lungometraggi e cortometraggi d’autore, provenienti da tutto il mondo, che accompagnano lo spettatore in dimensioni immaginarie e sonore alla scoperta della vastità artistica della danza in video, e la sezione Film VR a 360°. Peculiarità di quest’ultima è la realtà virtuale a cui lo spettatore accede grazie a specifici visori messi a disposizione dagli organizzatori.
Infine, altra sezione dello ZED Festival è Talk con gli artisti, che offre l’occasione al pubblico di entrare nelle dinamiche del Festival e approfondire i temi trattati, entrando in dialogo diretto con gli ospiti.
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARIO COCETTI: