Sabato prossimo i produttori biologici di Campi Aperti approderanno in piazza Verdi, insieme agli studenti del Cua. L’iniziativa si inserisce nella campagna “I love piazza Verdi” del collettivo e lancia la giornata di mobilitazione nazionale in difesa dei territori e dei beni comuni.
Cua e Campi Aperti: c’è vita dopo Phitinia
In piazza Verdi non c’è più Photinia, l’alberello piantato in primavera dal Cua e rimosso dal Comune, ma sabato prossimo il luogo spesso al centro di tensioni si tingerà comunque di verde. Il Collettivo Autonomo Universitario e l’associazione Campi Aperti, infatti, porteranno in piazza i produttori dei mercati contadini biologici che già animano diversi centri sociali durante la settimana.
L’iniziativa si inserisce in “I love piazza Verdi“, la campagna con cui il Cua avanza proposte per una diversa gestione della piazza universitaria, e lancerà la giornata di mobilitazione nazionale in difesa dei territori e dei beni comuni.
“Un’altra tappa della campagna I Love Piazza Verdi – spiega Andrea del Cua ai nostri microfoni – Portando al centro della zona universitaria un mercato biologico si vuole creare un momento largo di attraversamento di questo luogo, aperto al soggetto studentesco ma anche ai residenti e lavoratori del quartiere che vogliono conoscere un nuovo modo di comprare e consumare e, inoltre, ribadire la solidarietà con quelle associazioni, come appunto Campi Aperti, che fanno dell’allusione a un’economia altra, della costruzione di progetti di democrazia diretta e partecipata, del lavoro non alienato o sfruttato, i loro elementi fondanti”.
La presenza di Campi Aperti in piazza Verdi non è casuale. Michela Potito – durante “Frequenze rubate all’agricoltura”, la settimana verde di Radio Città Fujiko – aveva già lanciato l’idea di portare stabilmente in produttori contadini nella piazza universitaria. A questo proposito è stata lanciata anche una petizione, che è sottoscrivibile visitando uno dei tanti mercati settimanali dell’associazione.