Davide Conti presenterà il suo libro “Criminali di guerra italiani. Accuse, processi e impunità nel secondo dopo guerra”.

“Criminali di guerra italiani” si occupa dell’assenza di procedimenti penali nei confronti delle alte gerarchie militari italiane, per i crimini compiuti in Albania, Jugoslavia, URSS e Gracia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Davide Conti (Roma, 1977), dottore di ricerca in Storia Contemporanea all’Universita di Roma “La Sapienza” e ricercatore della Fondazione Basso, mostra come l’equilibrio politico-militare della Guerra Fredda diede “la possibilità al governo italiano, grazie al decisivo sostegno degli Alleati occidentali, di eludere ogni forma di sanzione giuridica ai danni dei vertici del proprio esercito. La “Commissione d’Inchiesta” presieduta da Luigi Gasparotto rappresentò lo strumento che garantì tale impunità.”
Attraverso un’ampia mole di documenti in larga parte inediti, provenienti dal cosiddetto “armadio della vergogna”, il libro affronta le trattative, gli accordi, le tensioni nazionali e internazionali relative alla questione dell’impunità criminali di guerra.

Insieme a Davide Conti, interverranno il senatore Walter Vitali, della Commissione Parlamentare d’Inchiesta, l’avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile nei processi per le stragi e il consigliere comunale Lorenzo Cipriani, di Sel, coordinati da Mauro Collina del Dipartimento Nazionale Antifascismo del Prc.

L’incontro si terrà il 13 ottobre alle 16.30, nella sala Renzo Imbeni del Comune di Bologna.