Dieci anni fa, Bitcoin era solo un paper di ricerca teorica su un nuovo tipo di valuta digitale. Anche cinque anni fa, la maggior parte delle persone al di fuori dell’ambito tecnico ne aveva sentito parlare solo di sfuggita.

Ma basta avere un televisore, una radio o un telefono cellulare per rendersi conto che le cose da allora sono completamente cambiate. Oggi è pressoché impossibile consultare una qualsiasi pubblicazione finanziaria senza trovare articoli sul mercato delle criptovalute o notizie sulla blockchain. Gli esperti ne parlano profusamente e gli investitori gestiscono le proprie criptovalute in attesa del grande sogno di un futuro “crypto-first”.

Il futuro delle criptovalute è incerto: questa sembra essere l’unico dato certo. Nonostante l’indubbio entusiasmo, la maggior parte degli italiani sembra continuare a lasciare che a occuparsi di criptovalute siano gli esperti di tecnologia. Affinché la situazione cambi e le criptovalute diventino mainstream anche in Italia è necessario apportare cambiamenti e miglioramenti significativi.

I casinò online che offrono agli utenti un modo per giocare utilizzando le criptovalute stanno registrando un vero e proprio boom. Da quando sono nate le criptovalute, molte piattaforme di gioco hanno adottato questa tecnologia a loro vantaggio. Le criptovalute, infatti, hanno dimostrato di favorirne la crescita semplificando i pagamenti, mitigando i rischi e riducendo al minimo le commissioni di transazione. Le scommesse internazionali stanno guadagnando popolarità. Si può scommettere online o giocare sul tavolo verde o con giochi specifici, come Plinko, Maverick X, Slingo Money Train, Mines, Aviator, Casino Scratch Cards, Aztec Gold Mines e Hot Shot Mines. Ma in Italia i gamer sembrano opporre resistenza.

A nostro avviso, i principali ostacoli che franano la crescita delle criptovalute nel nostro Paese potrebbero essere i seguenti. Li illustriamo approfonditamente.

Volatilità

Tutti sanno quanto vale una banconota da 50 euro, ma quasi nessuno sa esattamente quanto vale un bitcoin, il cui valore sembra cambiare ogni minuto. Le criptovalute non offrono la stabilità che gli italiani si aspettano da una valuta.

Bitcoin è considerato il nome più importante del settore e la sua relativa volatilità ha danneggiato l’immagine generale delle criptovalute. Le monete minori si muovono solo di una frazione di centesimo alla volta, mentre il Bitcoin può crollare o impennarsi in qualsiasi momento. Benché sia diventato più stabile, la maggior parte degli italiani ricorda ancora bene il rovinoso crollo avvenuto all’apice della sua popolarità nel 2017.

Gli investitori in criptovalute conoscono le incertezze normative e le speculazioni che alimentano le oscillazioni dei prezzi. Ma la gente comune non ha grande dimestichezza con queste tematiche. Affinché le criptovalute agiscano come la valuta che vogliono essere e non solo come un altro asset simile ai titoli, i consumatori di massa devono sapere quanto vale.

Problemi di sicurezza

La blockchain offre una sicurezza senza eguali rispetto ad altre tecnologie, o almeno così dovrebbe. Ma il mercato delle criptovalute è purtroppo pieno di tentativi di frode, hacker e cybercriminali desiderosi di sottrarre agli appassionati di tecnologia il loro denaro virtuale.

La gente comune legge sui giornali di grandi hackeraggi di criptovalute e decide comprensibilmente di tenere il proprio denaro al sicuro in luoghi tradizionali. Gli hacker hanno sottratto grandi somme in criptovalute. Molti probabilmente si chiedono: se le società non riescono a mantenere i propri fondi al sicuro, come possono salvaguardare gli investimenti dei propri clienti?

Stiamo già assistendo a un miglioramento di nuovi protocolli, processi e tecnologie per contrastare e prevenire frodi, attacchi informatici, raggiri, truffe e azioni fraudolente. Come tutte le cose, solo il tempo saprà dire se queste soluzioni avranno effettivamente una validità.

Scarsa preparazione

Per quanto queste problematiche possano sembrare sconfortanti, il problema principale è che la maggior parte degli italiani non ne capisce di criptovalute. Possono anche informarsi sul potenziale delle valute digitali, ma per saperne di più è necessario agire di propria iniziativa. Il problema non sono le risorse. Molti esperti e società hanno creato guide semplici e facili da seguire su tutto ciò che riguarda le criptovalute. L’italiano medio semplicemente non se la sente di rischiare di complicarsi la vita e preferisce continuare a usare strumenti più semplici.

Incertezza normativa

Molti studi dimostrano che uno dei principali fattori che frenano la crescita delle criptovalute e di asset tokenizzati in Italia è l’incertezza normativa. Lo status giuridico delle criptovalute varia da nazione a nazione. Il fatto che una criptovaluta sia riconosciuta o meno come un bene digitale, un titolo, una valuta, una merce o altro, comporta obblighi diversi da parte dell’acquirente, del venditore e di coloro che forniscono servizi in questo settore. Anche questo aspetto confonde e disorienta gli italiani.