Primi effetti a Bologna dell’art.5 del Piano Casa. Gli occupanti di via Borgolocchi si sono visti annullare dall’ufficio anagrafe del Comune la residenza anagrafica. Senza residenza, oltre a non potere ottenere l’allacciamento delle utenze, non si può accedere a diritti come l’assistenza sanitaria.

Comincia ad avere conseguenze concrete anche a Bologna il decreto Lupi, poi convertito in legge e meglio conosciuto come Piano Casa. In ottemperanza all‘art.5 del decreto, il più controverso perchè nega ogni riconoscimento alle occupazioni abitative, l’ufficio anagrafe di Bologna ha “annullato il provvedimento di iscrizione anagrafica” degli occupanti di via Borgolocchi.

Per questa ragione il collettivo Labas, ha promosso oggi una dimostrazione davanti alla sede del Comune, in piazza Liber Paradisus, chiedendo che la giunta comunale si pronunci sul Piano Casa e sui suoi effetti perversi. “Alcuni di noi, occupanti di via Borgolocchi, hanno chiesto alcune settimane fa la residenza a Bologna. Per tutta risposta la settimana scorsa ci è stato recapitato un diniego, ai sensi dell’art.5, che vieta a chi occupa di chiedere la residenza e allacciarsi ai servizi essenziali.”racconta Stefano di Labas.

“Noi riteniamo inaccettabile che chi è costretto ad occupare si veda negato l’accesso a diritti fondamentali legati alla residenza, quali la sanità, il welfare cittadino, l’assistenza sociale e il voto locale. Ma noi siamo qui -continua Stefano- anche per chiedere che i rappresentanti delle istituzioni locali si pronuncino a proposito di questa situazione viste le ripetute dichiarazioni di interesse, se non di simpatia, verso queste occupazioni che vanno a risolvere i problemi del disagio abitativo. Chiediamo di prendere impegni seri perchè si trovino soluzioni alternative, anche a dispetto dell’articolo 5 del Piano Casa.”