Quadruplo appuntamento per la giornata di domenica 19 novembre del Bologna Jazz Festival. Vediamo insieme il programma della serata.
Il programma di domenica 19 novembre
Domenica 19 novembre, ore 17.30, Teatro Biagi D’Antona, Castel Maggiore
Vanessa Tagliabue Yorke: “The Princess Theatre”
ore 21.30, Torrione Jazz Club, Ferrara
Tower Jazz Composers Orchestra
ore 21.30, Binario69, Bologna
Ma-Rea
ore 22, Camera Jazz & Music Club, Bologna
Eric Alexander – Vincent Herring: “The Battle”
special guest: Mike LeDonne
Vincent Herring, sax alto; Eric Alexander, sax tenore; Mike LeDonne, pianoforte; Giorgos Antoniou, contrabbasso; Xavier Hellmeier, batteria
I protagonisti
Vanessa Tagliabue Yorke è cantante di jazz creativa e sperimentatrice di linguaggi sonori. La sua intensità drammatica e duttilità vocale hanno permesso di affrontare repertori estremamente diversi tra loro con grande efficacia e dando vita a progetti discografici di grande originalità con i più importanti musicisti italiani. Scultrice e pittrice, diplomata con il massimo dei voti alla Nuova Accademia di belle Arti di Milano, e al Conservatorio Lucio Campiani di Mantova, è una cantante compositrice e arrangiatrice dei progetti a suo nome, nei quali mescola linguaggi sonori e mondi linguistici differenti con una sintesi che il giornalista londinese Chris May ha definito “Art Music”. Ricercatrice specialista del repertorio del jazz classico, con una particolare profonda conoscenza delle forme primigenie del jazz che ne fa una artista attiva a livello internazionale ha cominciato il suo percorso proprio nel Midwest americano.
La Tower Jazz Composers Orchestra, formatasi nel gennaio 2016, è la resident band del Jazz Club Ferrara. L’ampio organico, che prevede la possibilità di turnover tra vari musicisti, è nato come naturale evoluzione di due progetti didattici (The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra), portando queste diverse esperienze a una rinnovata sintesi, forte di una formazione più stabile e un repertorio incentrato su composizioni e arrangiamenti originali. Affidati alla direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, gli oltre venti elementi mettono in gioco collettivamente le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia, eseguendo partiture pensate per l’orchestra stessa e rivisitazioni di brani provenienti dai linguaggi musicali più disparati.
L’attività della Tower Jazz Composers Orchestra è sostenuta dal FUS – D.M. 26 maggio 2021, Rep. N. 198, recante “Riparto dei contributi a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo a favore di nuove istanze per l’annualità 2021”
I Ma-rea nascono nel 2006 fondati dal chitarrista Andrea Dessì e dal fisarmonicista Massimo Tagliata. Da subito riscuotono un grande consenso di pubblico e critica sia per le i brani originali e lo stile jazz flamenco di Andrea Dessì, che per il virtuosismo istrionico di Massimo Tagliata. Si esibiscono nei Festival e nei Teatri Italiani più importanti. Collaborano con il sassofonista argentino Javier Girotto, con Fabrizio Bosso, Mietta e la ballerina di flamenco Raquel Martinez. Nel 2012 viene pubblicato il brano “Non vivo più senza te” di A.Dessì e B.Antonacci, con la fisarmonica solista di Massimo Tagliata. Il brano, scritto per il Ma-rea da A.Dessì, è un brano jazz e diventa una hit pop che segna in modo definitivo il successo delle influenze musicali mediterranee del gruppo, sia nel jazz che nel pop.
Vincent Herring e Eric Alexander sono due dei più amati sassofonisti post-bop universalmente noti, protagonisti fin dagli anni ‘80 a fianco di mostri sacri quali Nancy Wilson, Horace Silver, Freddie Hubbard, Art Blackey, Jimmy Cobb, Charles Earland, Luis Hayes e Cedar Walton. Nel loro più recente progetto musicale intitolato “The Battle” si concentrano sulla reinterpretazione, con un tocco contemporaneo, di leggendarie sfide tra sassofonisti, in particolare quelle tra Dexter Gordon, Wardell Gray, Gene Ammons e Sonny Stitt. Con loro una solida ritmica europea, guidata dallo swing del pianista statunitense Mike LeDonne, sparring partner abituale dei due sassofonisti, oltre che di maestri come Sonny Rollins, Benny Golson e Milt Jackson.