Da un lato cittadini e partiti imbufaliti per il rincaro shock di biglietti e citypass di Tper, dall’altro sindacati scornati per le modalità di confronto con le parti sociali scelte dell’Amministrazione comunale.
Sta sollevando aspre polemiche la manovra tariffaria di Tper, che porterà ad un aumento del biglietto singolo oltre al 50%, da 1.50 a 2.30 euro, mentre per il citypass da 10 corse si passerà dagli attuali 14 euro a 19.
Rincari salati anche per la sosta, la cui tariffa oraria passerà da 1.20 a 1.80 euro nella corona semiperiferica, da 1.50 a 2.20 nella corona semicentrale, da 1.80 a 2.90 euro in centro storico e da 2.40 a 3.90 nella cerchia del Mille.

L’Amministrazione ha motivato la scelta con diverse argomentazioni, la prima della quale riguarda i tagli del governo al fondo nazionale per il trasporto pubblico locale. Gli obiettivi dichiarati sarebbero rafforzare il tpl, creare il fondo per la riparazione e l’adattamento climatico, ridurre il numero di auto dei non residenti (oltre 10mila) in centro storico, aumentare il numero di abbonati al trasporto pubblico, ampliare le possibilità di parcheggio per i residenti sia in centro storico che all’esterno e migliorare la qualità dell’aria.
Contestualmente viene presentata una novità: chi accompagna i figli a scuola viaggerà gratuitamente sul bus.

Le voci della rivolta contro i rincari di Tper

Tutte le forze di sinistra, ad eccezione di Coalizione Civica che pubblicamente non si è ancora espressa, contestano la manovra di Palazzo D’Accursio, sia contestando che i provvedimenti adottati siano ciò che può far raggiungere gli obiettivi dichiarati, sia sottolineando che l’ultimo bilancio disponibile di Tper, quello del 2023, ha registrato 228 milioni di euro di ricavi e 3.3 milioni di euro di utili.
Allo stesso modo, penalizzare enormemente l’utilizzo occasionale nella speranza che molti sottoscrivano l’abbonamento, secondo le opposizioni non è un modo per incentivare il trasporto pubblico locale, specialmente in un periodo come questo, dove la mobilità è fortemente compromessa dai cantieri e i cittadini vivono continui disagi.

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Nessun confronto serio con le parti sociali: lo scorno di Cgil, Cisl e Uil

La giunta Lepore è arrivata alla decione sulla manovra tariffaria senza un vero confronto con i sindacati. Lo denunciano Cgil, Cisl e Uil che definiscono “negativo” l’esito dell’incontro con il Comune.
In particolare, ai nostri microfoni Michele Bulgarelli, segretario della Cgil, spiega che della manovra si parlava da luglio scorso, ma l’incontro con i sindacati, convocato per ieri, è stato anticipato da cifre fatte uscire sulla stampa locale e rivelatosi vere. Non solo: al tavolo di confronto non ci sono stati margini per accogliere le proposte dei sindacati, in particolare per una rivisitazione del sistema delle agevolazioni, e poco dopo il piano è stato presentato ufficialmente alla stampa.

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