La Campania negli ultimi anni si è riscoperta fucina di talenti: un melting pot di nuovi stili ed influenze musicali nella quale sta trovando il suo posto felice anche Liqueedo.
Al secolo Arturo Molinara, Liqueedo è un cantautore originario di Salerno, con una grande passione per la musica inglese, scoppiata già in tenera età. Ad appena 15 anni si trova ad essere frontman di una cover band di Ross Smith, Oasis, The Smiths e Sex Pistols, prima del suo esordio nel cantautorato insieme alla band Oceans.
Il suo progetto da solista comincia nel periodo della pandemia: è l’inizio di un percorso lineare nel quale vecchi progetti solo abbozzati prendono vita, e si trasformano in canzoni che aggiungono un tocco personale alle influenze musicali che l’hanno plasmato. Una di queste è “1999”, uscita il 7 febbraio come anticipazione del suo primo album studio, in arrivo prossimamente.
“1999” E’ un vero e proprio tributo che Liqueedo fa ad un caro amico, prematuramente scomparso quell’anno. Su sonorità Britpop, che tocca anche corde folk, l’autore affida alla musica le sue confessioni: l’elaborazione del lutto, il senso di gratitudine per una conoscenza che rimarrà per sempre nel suo cuore, in un’esistenza scandita da errori e abbagli, ma anche da sogni e speranze. Dal punto di vista sonoro, sono i numerosi riff di chitarra a fare sia da filo conduttore in questo viaggio chiamato vita, che da elemento che continua a legarlo a chi non c’è più.
Non rimane altro che ascoltare le parole di Liqueedo e unirsi al suo viaggio. “1999″ è disponibile su Spotify.