#salvaiciclisti festeggia il suo secondo compleanno l’8 febbraio, chiamando le due ruote di tutta Italia per sfidarsi in giochi di mobilità urbana. Quattro competizioni, tante iniziative e la critical mass. A Bologna gli spostamenti su bicicletta raggiungono il 9%.

Il mondo delle due ruote italiano si dà appuntamento sabato 8 febbraio in piazza Maggiore a Bologna per festeggiare i due anni di attività del movimento #salvaiciclisti. “Bici senza frontiere” è il nome dell’iniziativa che, proprio sullo stile dei celebri giochi senza frontiere, conta di portare in città ciclisti di diverse provenienze, per confrontarsi in giochi di mobilità urbana e continuare a rivendicare misure che garantiscano la sicurezza di chi si sposta sulle due ruote.

Quattro le prove in cui si dovranno cimentare le squadre delle varie città. Ci sarà il “Bike to school“, che simulerà il viaggio per accompagnare a scuola i propri figli; nel “Bike to work” i ciclisti-lavoratori dovranno recarsi al lavoro affrontando l’inconveniente di una bicicletta smontata da qualche buontempone; “Bike in progress” è il classico quiz, in cui però la risposta può essere prenotata attraverso uno scatto in bicicletta; infine la sorpresa assoluta di “Bike to sky“.

Chi non volesse partecipare alle competizioni può comunque festeggiare in piazza Maggiore, attraverso momenti ed attività che vanno dai laboratori per bimbi nel cortile di Palazzo D’Accursio, passando per un Dance Flash Mob, alcuni contest (come quello per la peggiore pista ciclabile), fino alla critical mass che si terrà alle 16.30. Per il programma completo è scoprire premi e convenzioni, è possibile visitare il sito www.bicisenzafrontiere.it.

“Gli spostamenti in bicicletta sono aumentati del 30% negli ultimi due anni – spiega ai nostri microfoni Simona Larghetti di #salvaiciclisti – A Bologna siamo al 9% degli spostamenti totali, ma vogliamo arrivare al 15%”.
Se la politica nazionale si mostra poco sensibile alle esigenze di sicurezza dei ciclisti, sempre più persone invece passano alle due ruote perché ne comprendono la comodità, la praticità e l’economicità.