La città non è solo un luogo di sogni e opportunità, ma anche uno spazio di esclusione e marginalizzazione. Con questa premessa, il Tpo apre la nuova stagione con Bandita – La voce dai margini, una rassegna di tre incontri che invitano a riflettere su come trasformare la città in uno spazio più inclusivo e giusto. Lo scopo è dare voce a chi è ai margini, a coloro che resistono all’omologazione e lottano per il diritto di essere visti e ascoltati.
«Il titolo è anche un richiamo a ciò che è successo ad attiviste e attivisti di questa città – spiega ai nostri microfoni Flavia Tommasini del Tpo – cioè una coatta criminalizzazione che avviene in seguito ad episodi di attivismo politico, come occupazioni di spazi disabitati».

Una città che non esclude, come? La riflessione al Tpo con Bandita – La voce dai margini

Il primo incontro, intitolato “Giovani, dalla scuola al carcere – Come resistere al Decreto Caivano?” e previsto per giovedì 19 settembre alle 19:00, sarà dedicato all’analisi critica del Decreto Caivano, che interviene in settori delicati come scuola, carcere e digitale, con potenziali ricadute sui giovani e sulle fasce più vulnerabili della popolazione.
Il decreto adotta un approccio punitivo che rischia di ampliare la marginalizzazione e la criminalizzazione di intere generazioni. Il dibattito vedrà la partecipazione di Elia De Caro di Antigone Emilia Romagna e Alessandro Bozzetti dell’Università di Bologna, con l’obiettivo di discutere pratiche alternative e non criminalizzanti.

Martedì 24 settembre, sempre alle 19:00, il secondo appuntamento, intitolato “I Banditi della Canapa – Quale futuro tra proibizionismo e resistenza?”. Come si evince dal titolo, l’incontro è incentrato sul tema della cannabis light e sul recente decreto del governo Meloni che ne ha nuovamente criminalizzato la vendita. Il proibizionismo ha dimostrato i suoi fallimenti, generando povertà e arricchendo le mafie, eppure la linea politica attuale sembra non voler affrontare il tema in maniera innovativa. A parlarne saranno Enzo Baldissieri dell’Associazione CSI Canapa, il consigliere comunale Mattia Santori e membri dell’Associazione Antigone, che si confronteranno sull’impatto del proibizionismo e l’importanza di una riforma legislativa in merito.

Il terzo incontro, “Femminismo di periferia – Bandite dalla città?”, è previsto per giovedì 26 settembre e si concentrerà sul femminismo intersezionale e su come le donne e altre soggettività marginalizzate vivono lo spazio urbano. La città è davvero un luogo per tutti? La risposta sarà esplorata attraverso il dialogo con Martina Miccichè, autrice di “Femminismo di periferia”, e attiviste di organizzazioni sociali come Rosa Palmisano del Tpo e Annamaria Mecchiariello di Offside Pescarola. Il tentativo è quello di ribaltare la narrativa che descrive le periferie come spazi di degrado, proponendo invece una visione in cui le comunità sono protagoniste attive del cambiamento urbano e sociale.

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