Dalle minacce ai fatti: le forze dell’ordine hanno sgomberato stamattina la sede del centro lgbtq e punk nel cassero di Porta Santo Stefano. Martedì scorso era scaduto il terzo ultimatum dato dal sindaco Virginio Merola, che per la vicenda aveva anche licenziato l’assessore alla cultura. Alberto Ronchi in piazza con le attiviste: “Legalità è avere le stesse regole per tutti, il Pd dà spazi solo agli amici”. GUARDA LE FOTO
Non è successo martedì, giorno della scadenza dell’ultimatum (il terzo) dato dal sindaco di Bologna Virginio Merola, è accaduto oggi: il cassero di Porta Santo Stefano, sede di Atlantide dal 1997, è stato sgomberato.
Le forze dell’ordine, mandate dal Comune in accordo con la Questura, si sono presentate questa mattina per liberare gli spazi, oggetto del contendere da ormai quattro anni. Alcune attiviste aspettavano all’interno della struttura e sono state accompagnate fuori dagli agenti della Digos.
Durante l’operazione di sgombero e di muratura dell’accesso ai locali, le attiviste si sono radunate sugli scalini del cassero antistante, sede del circolo anarchico Berneri, intonando cori e ribatezzando – con l’ironia che le ha sempre contraddistinte – il sindaco Merola in “Murola”.
Di lì, le attiviste sono partite in corteo lungo via Santo Stefano e hanno dato vita ad un sit in piazza di Porta Ravegnana, sotto le Due Torri. Per le 12, invece, è stata indetta una conferenza stampa.
È qui che sono state raggiunte da Alberto Ronchi, ex assessore alla Cultura, cacciato da Merola in seguito alle tensioni registratesi proprio sul caso Atlantide. “Una pagina vergognosa – ha sottolineato Ronchi – Altri spazi sono stati assegnati senza bando, persino agli ultras, ma evidentemente una fetta del Pd vuole dare spazi solo agli amici. Ricordo a loro che la prima regola della legalità è che la legge deve essere uguale per tutti, mentre qui si usano due pesi e due misure”.
Ronchi aveva già indetto per oggi alle 11 una conferenza stampa. Una coincidenza la decisione di sgomberare Atlantide lo stesso giorno della conferenza stampa? “Si saranno voluti togliere tutti i denti in una volta sola”, ironizza l’ex assessore.