I disarmisti di tutto il mondo si preparano alla prima “Settimana di azione globale sulla spesa nucleare“, che si terrà dal 16 al 22 settembre. Un’iniziativa mondiale promossa dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’esorbitante spesa destinata al mantenimento degli arsenali nucleari.
“No money for nuclear weapons!” è lo slogan principale della mobilitazione, che evidenzia l’inaccettabilità di destinare oltre 91 miliardi di dollari all’anno ad armi di distruzione di massa, minaccia esistenziale per l’umanità stessa.
La spesa per le armi nucleari è alle stelle: una settimana di mobilitazione per dire no
Secondo il rapporto 2023 di ICAN, pubblicato pochi mesi fa, i nove Stati che possiedono armi nucleari, cioè Cina, Francia, India, Israele, Corea del Nord, Pakistan, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, hanno speso complessivamente 91,4 miliardi di dollari per il mantenimento e l’ampliamento dei loro arsenali nucleari, quasi 3mila dollari al secondo. Un dato in aumento del 34% rispetto agli ultimi cinque anni, con un totale di 387 miliardi di dollari spesi dal 2018.
«Il senso della mobilitazione è anche sensibilizzare, perché purtroppo non c’è un dibattito su questi temi e le persone sono rassegnate», spiega ai nostri microfoni Alessja Trama di Senzatomica.
Le iniziative della settimana di azione prevedono conferenze, webinar, manifestazioni e altre attività di sensibilizzazione in tutto il mondo, allo scopo di diffondere informazioni sugli enormi sprechi legati agli armamenti nucleari e di evidenziare le possibili alternative più benefiche per la società.
E gli esempi concreti non mancano. Ad esempio, con un solo anno di spesa per le armi nucleari si potrebbero convertire 16,5 milioni di case all’energia solare; assicurare un anno di acqua pulita e servizi igienici a 1,2 miliardi di persone; assumere 1,5 milioni di insegnanti di scienze; vaccinare 2 miliardi di persone contro il Covid-19; pagare un terzo dei costi per l’adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.
Anche in Italia ci saranno iniziative all’interno della settimana di mobilitazione. Un evento di rilievo nel nostro Paese sarà il webinar del 17 settembre intitolato “Arsenali nucleari: ma quanto ci costate?”, con esperti come Lisa Clark, Alessja Trama, Francesco Vignarca, e un contributo video di Susi Snyder di ICAN.
Il messaggio della campagna è chiaro: le risorse investite negli arsenali nucleari potrebbero essere utilizzate per affrontare sfide globali urgenti come il cambiamento climatico, la salute e l’istruzione.
ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALESSJA TRAMA: