Primo circolo fondato a Bologna nel 1947 e dedicato ad un partigiano morto nella Battaglia di Porta Lame, il circolo Arci “Guernelli” vive una nuova giovinezza dopo un lavoro di recupero durato 3 anni. Fondamentale il ruolo sociale che svolge in una zona difficile del Quartiere San Donato. Domenica la presentazione di “Il sole contro”.

La speranza ritrovata al Circolo Arci Guernelli

Ci sono voluti tre anni e tanta fatica per ridare nuova vita al circolo Arci “Guernelli”  di via Gandusio 6. Lo racconta ai nostri microfoni il presidente Stefano Bonora che, con ostinazione, ha voluto ridare vita ad uno spazio importantissimo per Bologna e per il Quartiere San Donato.
L’importanza è duplice e riguarda sia la storia del circolo che il luogo in cui è situato.
Primo circolo Arci fondato a Bologna da ex-partigiani, il “Guernelli” porta il nome – appunto – di Guido Guernelli, cuoco e antifascista, morto nella Battaglia di Porta Lame. Nel lontano 1947 ci fu l’apertura, mentre lo statuto risale al 1951.

Con il passare degli anni, però, il circolo ha vissuto una fase buia che lo ha portato ad una situazione debitoria grave. Qui sono intervenute nuove energie che, scontrandosi con mille difficoltà e mille ostacoli burocratici e di relazione, hanno ridato centralità allo spazio.
L’esperienza non doveva morire anche per il fatto che è collocata in una zona “difficile” del San Donato. “Siamo un ghetto nel ghetto – racconta Bonora – come ogni periferia metropolitana, la composizione sociale è contraddistinta da molta marginalizzazione, da una forte presenza di migranti, da tantissima disoccupazione e, a volte, da situazioni a rischio di illegalità”.

A questo, il “Guernelli”, risponde con un’offerta sociale e culturale aperta a tantissime associazioni – tra le quali la polisportiva “Il Grinta”  – rappresentando un presidio fondamentale.
“Il nostro non è un presidio di controllo – precisa il presidente – o una presenza che vuole imporre modi di vita o di relazione diversi da quelli che ci sono, ma che viaggia a fianco di questi spazi di relazione”. L’ultimo strumento recuperato a questo scopo è la palestra adiacente al circolo, accatastata fino a poco tempo fa come spazio per le assemblee condominiali.
Non è un caso, quindi, che le attività che si svolgono al “Guernelli” siano le più disparate, organizzate da giovani, associazioni, donne e soggetti che nel circolo trovano uno spazio aperto.

Proprio per questo spirito antico e al tempo stesso nuovo, Bebèrt Edizioni ha deciso di presentare al “Guernelli” il proprio progetto “Il sole contro – 7 luglio 1960, Reggio Emilia “, libro e documentario incentrato sulla strage di Reggio Emilia.
“Le vittime di quella strage – racconta l’editore Matteo Pioppi – erano antifascisti e operai, persone del popolo che si ritrovavano proprio come ci si ritrova al ‘Guernelli'”.
L’appuntamento è per domenica 13 dicembre, alle 17.00, in via Gandusio 6.