Stamattina un nuovo tentativo di sgombero denunciato da Social Log nel “Condominio Sociale”, stabile occupato nel giugno 2014. Forte la resistenza di famiglie e movimenti. La procura afferma che non si è trattato di uno sgombero ma solo di un tentativo di notificare un decreto di sequestro.

Stamattina, intorno alle 9.15, un ingente numero di agenti in borgese e della Digos si è presentata davanti ai cancelli del “Condominio Sociale” di via Mura di Porta Galliera, occupato sotto la guida del collettivo Social Log. Sono 24 i nuclei familiari che vivono da almeno due anni nello stabile. “L’ennesimo fatto che colpisce Bologna e al quale ci siamo purtroppo abituati” commenta Luca di Social Log.

Le famiglie occupanti si sono mobilitate portando all’allontanamento degli agenti dopo appena un quarto d’ora. I comitati cantano vittoria nonostante essa abbia un retrogusto amaro: dovrà fare i conti con l’amministrazione e con i prossimo sgomberi che sicuramente arriveranno. Non c’è dunque la prospettiva di ricevere buone notizie, ma occupanti e movimenti confermano di non mollare la presa fino a quando non si otterranno soluzioni giuste e dignitose.

Questo il loro appello: “Chiediamo di abbassare l’uso di scudi e manganelli e di iniziare a parlare dell’emergenza e dei possibili risvolti positivi con i quali continuare a dare speranza alle tante persone che ancora vivono sotto sfratto”. E mentre uno dei principali obiettivi di Social Log è quello di ottenere una riduzione dei costi per l’affitto delle case popolari, la questura precisa che non si è trattato affatto di un tentativo di sgombero; agenti della Digos e del reparto operativo volevano notificare un decreto di sequestro, ma non è stato possibile farlo.

Claudia Serra