Sarà molto ricca di appuntamenti la giornata del 25 ottobre del Bologna Jazz Festival. Purtroppo l’incontro pomeridiano “José Muñoz e il Jazz” con l’illustratore del Festival José Muñoz all’Auditorium Biagi della Biglioteca Sala Borsa è rinviato per le condizioni meteo. Rimangono per ora confermate l’attesissima presentazione del libro “Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema” alla Biblioteca del Conservatorio “G.B. Martini”, con l’autore Andrea Polinelli che dialogherà con il musicologo Stefano Zenni e Javier Girotto; l’esibizione serale del pianista Federico Squassabia alla Cantina Bentivoglio; al Camera Jazz & Music Club invece ci sarà il live del Mauro Negri Quartet e conclude la rassegna giornaliera il concerto di corto.alto allo Sghetto Club

Bologna Jazz Festival: gli eventi del 25 ottobre

È stata rinviato per l’allerta meteo José Muñoz e il Jazz, un incontro con l’autore delle illustrazioni per il Bologna Jazz Festival 2024.
José Antonio Muñoz è un artista argentino noto soprattutto per le sue influenti opere d’arte in bianco e nero. Nel 1972 si è trasferito in Spagna e poi in Italia e ha iniziato una collaborazione con lo scrittore argentino Carlos Sampayo con cui ha prodotto la sua serie di graphic novel hardboiled Alack Sinner.
Il suo stile è caratterizzato da una linea netta, un forte chiaroscuro e volti e figure esagerati, a volte grotteschi.

Segue la presentazione del libro “Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia tra jazz, pop e cinema” alla Biblioteca del Conservatorio “G.B. Martini”. L’evento sarà condotto dall’autore Andrea Polinelli e dialogheranno con lui il musicologo Stefano Zenni e Javier Girotto.
Il libro ricostruisce la storia di Gato Barbieri, indagando su chi fosse veramente il musicista, perché abbia scelto di trasferirsi in Italia, in quale maniera e fino a che punto abbia influenzato lo sviluppo del jazz italiano, quale impronta abbia lasciato nel mondo della musica pop e quale apporto abbia dato a opere cinematografiche di tanti tra i più innovativi registi italiani – oltre a Bernardo Bertolucci: Pier Paolo Pasolini, Marco Ferreri, Giuliano Montaldo, Gianni Amico, Alfredo Leonardi.

Gato Barbieri è stato un sassofonista tenore jazz argentino, diventato famoso durante il movimento free jazz negli anni ’60, ed è noto per le sue registrazioni di jazz latino degli anni ’70. La sua colonna sonora per il film del 1972 di Bernardo Bertolucci “Ultimo tango a Parigi” gli è valsa un Grammy Award e lo ha portato a un contratto discografico con la Impulse! Records. Verso la metà degli anni ’70, stava registrando per la A&M Records e aveva spostato la sua musica verso il soul-jazz e il jazz-pop. “Caliente!” (1976) includeva la sua canzone più nota, una versione di “Europa” di Carlos Santana. Sebbene abbia continuato a registrare e suonare fino agli anni ’80, la morte della moglie Michelle lo ha portato a ritirarsi dall’arena pubblica. È tornato a registrare e suonare alla fine degli anni ’90 e con l’album “Qué Pasa” (1997) si era spostato più nello stile dello smooth jazz.

Ci sarà poi un concerto di pianoforte di Federico Squassabia solo “Friedrich”, mantovano autodidatta che dal 2008 ha suonato in diversi festival e teatri e collaborato con molti musicisti. È co-leader della band MACK che esegue un mix di musica elettronica e hip hop. Il suo progetto di pianoforte solo “Friedrich” ha raggiunto 2 milioni di stream su Spotify e le sue canzoni sono state incluse in diverse playlist editoriali e non editoriali.

In contemporanea toccherà al Mauro Negri Quartet, formato da: Mauro Negri, sax tenore, clarinetto; Dario Carnovale, pianoforte; Lorenzo Conte, contrabbasso; Andrea Michelutti, batteria. Sarà un viaggio profondo nelle radici del jazz, un concerto raffinato che rilegge tradizione e modernità in un unico suono.
Mauro Negri, anche lui mantovano, si è diplomato in clarinetto. Nel periodo di studi accademici ha portato avanti una fitta attività concertistica esibendosi in duo e in altre formazioni cameristiche con il pianista Marino Nicolini. Attualmente Negri è membro fisso nel quartetto del batterista francese Aldo Romano, con il quale ha tenuto concerti a Parigi, Monaco, Hong Kong, Oporto, Guadaloupe ed Amiens. Nell’Ottobre del ’98 ha fatto parte dell’Orchestra Accademica Della Scala per due concerti con Enrico Rava, Giovanni Tommaso, Gato Barbieri e Jimmy Cobb. Con Enrico Rava ha registrato un CD uscito con il numero di Ottobre ’98 della rivista “Musica Jazz” dal titolo “Certi angoli segreti” e nell’Aprile ’99 ha registrato insieme a Roberto Gatto, Giovanni Tommaso, Stefano Bollani e Barbara Casini il CD “Vento” di Enrico Rava.

Sarà corto.alto a concludere la serata allo Sghetto, progetto musicale che bilancia un’educazione jazz classica con notti passate a creare beat. Il suo vero nome è Liam Shortall, è nato a Glasgow ed è un polistrumentista, compositore e produttore. Circondato dalla musica fin da piccolo, inizialmente gravitò verso la musica strumentale, prendendo in mano il trombone e imparando le sue abilità jazz. Tuttavia sentiva che mancava qualcosa e dalle sue sperimentazioni con l’elettronica nasce l’album di debutto “Bad With Names”, che è stato selezionato per il Mercury Prize “Album Of The Year” 2024.