Dopo l’estate passata in tour con gli I Hate My Village e Bombino, il chitarrista Adriano Viterbini si prepara per un concerto da solo con le sue chitarre venerdì 15 ottobre al Locomotiv Club.Fondatore insieme ad altri degli I Hate My Village e dei Bud Spencer Blues Explosion, il chitarrista Adriano Viterbini racconta del suo live come solista insieme esclusivamente alle sue chitarre. Un live intimo e pieno di sincerità in cui l’artista cercherà di trasportare il pubblico nel suo mondo.

Introspezione e ricerca nel nuovo tour di Viterbini

Dopo un’estate all’insegna di tanta musica con gli I Hate My Village, di cui Viterbini si definisce artisticamente entusiasta visto la grande evoluzione che ha caratterizzato i live con la band, molto diversi dal tour precedente, ora il mese di ottobre per l’artista sarà concentrato sulle performance come solista, in cui mostrerà le contaminazioni che provengono da tutti i suoi progetti ma che possono essere riassunte tutte dentro alla sua chitarra.

Il pubblico potrà immergersi in uno spettacolo poliedrico e ricco di sonorità rock e blues che caratterizzano lo stile del musicista. Un progetto che si presta alla dimensione intima che un pubblico seduto, non volontariamente, può creare, cosa che spesso e volentieri può creare distanza con l’artista ma Viterbini ci racconta che “non sono solo perché ho le mie chitarre, la relazione con la musica è bellissima proprio perché non ti fa mai sentire solo”.

Il ritorno sul palco dopo il periodo di pandemia ha messo gli artisti davanti a mille nuove difficoltà e ad una precarietà che però non è nuova per chi vive nel mondo dello spettacolo e dell’arte. Viterbini ha deciso di sfruttare queste difficoltà per lanciarsi in un percorso di introspezione musicale che l’ha portato a realizzare questa serie di live da solista che sono qualcosa di totalmente diverso dalle sue esperienze passate. Un concerto poliedrico, fatto dal dialogo di strumenti diversi ognuno con un mondo dentro di se, che fino ad ora ha esplorato solo in studio ma che desidera portare davanti al pubblico, in un lavoro di sperimentazione di nuovi universi musicali.

Un lavoro di poliedricità che alla fine è caratteristica dello stesso Viterbini, che da artista e co-fondotare di tantissimi progetti riesce alla fine a conciliare tutto come parti diverse della sua unica essenza di artista e di chitarrista.

Max Americo Lippolis

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ADRIANO VITERBINI: