Il weekend di sabato 16 e domenica 17 vedrà la presentazione di Contingenze Sonore Fest organizzato dal Link di Bologna, un festival che coinvolge artisti e pubblico in un evento di completa immersione nella musica. Andrea Gargiulo e Enrico Bonfiglioli ci raccontano di come questo sia un evento di grande importanza per il rapporto tra mondo dell’intrattenimento dal vivo e ripartenza.

La vivissima line up di Contingenze Sonore Fest

L’evento nasce per rispondere alla situazione pandemica che vedeva la natura dei live completamente stravolta rispetto al passato, soprattutto in considerazione delle problematiche di capienze e distanziamento. Un progetto che si è evoluto durante il suo percorso, fino ad arrivare ad essere un mix di live di musica elettronica dedica ai giovani artisti, perlopiù bolognesi, per rilanciare la scena locale.
La line up è decisamente ricchissima, il festival è nato dalla necessità di far convivere i vari generi musicali che vadano a raccogliere ascoltatori sempre diversi. Apre il festival Fuera, con un lavoro che incrocia rap e musica elettronica, segue Lord Madness, pilastro dell’hip hop old school, insieme a molti altri artisti, come Kiqué & Hector Dalai, DE RIO, Political Noize, Andrea De Franco. Domenica 17 invece vedremo artisti come Guido Cagiva e nuove leve della trap italiana come Radical, Zyrtck, Spender, Friman e Mothz. Questo festival infatti si pone come nuovo polo aggregativo per varie teste in una realtà che sicuramente in questo momento a bologna manca.

Questo Festival vuole essere un commento alla situazione attuale che il settore della musica dal vivo sta vivendo dato che, come affermano gli organizzatori «i segnali delle istituzioni vengono meno e sono decisamente poco chiari, questo festival deve essere il modo in cui chi vive di musica e live può dare una risposta e dimostrtare che delle soluzioni sono possibili per mandare avanti il settore artistico». Il desiderio è quello di dare dignità a tutti questi generi musicali che sono stati lasciati indietro, che non sono stati riconosciuti come cultura, sono stati messi da parte e non ascoltati, «sperando che arte e musica tornino ad essere una questione centrale nella discussione pubblica».

Max Americo Lippolis

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA GARGIULO ED ENRICO BONFIGLIOLI: