Un luogo simbolo come il Comune di Salò, sede della Repubblica Sociale Italiana, ma anche un Comune del territorio bolognese come Casalecchio di Reno hanno detto addio a Benito Mussolini.
Nei due Comuni, infatti, è stata revocata la cittadinanza onoraria al capo del fascismo, conferita durante il Ventennio e finora mai rimossa.
Un provvedimento simbolico che si inserisce nella scia della campagna lanciata da Resistenze in Cirenaica, che un mese fa pubblicò la mappa delle città ancora infestate dalla cittadinanza onoraria al Duce, tra cui continua a figurare Bologna.

Salò e Casalecchio revocano la cittadinanza onoraria a Mussolini

«Di onorevole quella figura non ha nulla, anzi è disonoraria», afferma ai nostri microfoni Jadel Andreetto di Resistenze in Cirenaica, esprimendo soddisfazione per le notizie.
Da quando è stata lanciata la mappa interattiva, sono state tantissime le segnalazioni arrivate da tutta Italia sul problema della cittadinanza onoraria a Mussolini. In questo modo si è arricchita la mappa stessa e si sono accesi i riflettori sul tema.
«È molto difficile riuscire a ricostruire quali Comuni italiani sono ancora infestati – spiega Andreetto – perché spesso la cittadinanza si è persa negli archivi. Le nostre fonti sono principalmente le sezioni locali dell’Anpi e i giornali locali che indagano sul tema».

La revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini a Salò ha un valore ovviamente importante. Ora sarebbe necessario capire se il Comune di Predappio, luogo natale di Mussolini e meta ancora oggi di pellegrinaggi di nostalgici in camicia nera, risulti ancora “infestato”.
«Dalle informazioni che abbiamo parrebbe di no», afferma Andreetto. Ma la cittadinanza, in effetti, per Mussolini a Predappio fu ordinaria dal momento che vi nacque.

ASCOLTA L’INTERVISTA A JADEL ANDREETTO: